Campi, Eboli (Possibile): “Cosa c’è di decoroso in una mozione che chiede il daspo urbano?”

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Attraverso il seguente comunicato stampa, Emanuela Eboli, consigliera comunale di Possibile a Campi Bisenzio, parla di integrazione, soffermandosi sulla mozione che chiede il cosiddetto “daspo urbano”

Nei Consigli Comunali sono in atto discussioni che hanno come obiettivo l’introduzione di norme restrittive la libertà personale che oggi toccano le fasce ai margini della società. Lo si fa in nome di un bisogno di “sicurezza”, rispondendo alle sollecitazioni propagandistiche di quella parte politica che non riesce, per ideologia, a coniugare le parole “solidarietà”, “integrazione”, “accoglienza” in atti concreti che mettano tutte le cittadine e i cittadini nelle condizioni di poter esprimere la propria personalità, come peraltro previsto dalla Costituzione al suo articolo 3. Non solo non si prova a rimuovere quegli ostacoli che impediscono “il pieno sviluppo della persona umana” ma si agisce isolando e “cacciando” coloro che disturbano un ideale “decoro urbano”.

Invece di promuovere un loro reinserimento, si preferisce agire una “pulizia” sociale, allontanando le persone al di là dei confini del proprio Comune. Un rimpallo, di Comune in Comune, di persone “scomode”, non tanto agli occhi quanto alle nostre coscienze.

Sono passati poco più di 4 anni quando la nostra città venne proclamata “Comune modello per l’integrazione dei migranti” dal Consiglio d’Europa: dov’è finita quella spinta propulsiva che ci poneva al primo posto in Italia ed al secondo posto in Europa?

Cosa possa esserci di “decoroso” in una mozione che chiede il cosiddetto “Daspo urbano” è una domanda che rivolgiamo alla maggioranza e al sindaco. E lo vogliamo chiedere a loro e non ai firmatari della mozione, perché siamo purtroppo già stati spettatori di un voto indecoroso da parte di maggioranza e sindaco il 29 febbraio scorso sulle cosiddette “ronde cittadine”.

In assenza di “reti sociali” costruiamo “reti di controllo” confondendo le une nelle altre. E allora vicini di casa entrano a far parte della stessa chat di controllo magari continuando a non salutarsi per strada.

Emanuela Eboli

Campi Bisenzio ha il dovere, per la sua storia, di rispondere “NO” a questa ennesima provocazione della destra, una provocazione che nasce dalla consapevolezza che i voti arrivano cavalcando la pancia, perché alla destra “interessano due cose e due cose soltanto: farvi provare paura e dirvi chi dovete incolpare. E’ così, signore e signori, che si vincono le elezioni” .

La Politica deve rispondere in maniera ostinata e contraria, deve opporsi a queste derive razziste e xenofobe; il PD non si comprometta ancora una volta alla paura elettorale. Chiediamo pertanto che al prossimo e ultimo Consiglio comunale di questa Amministrazione non si ceda definitivamente al voto favorevole sul DASPO Urbano.

Sindaco Fossi, è il tempo del coraggio politico: non vince la destra se facciamo la sinistra, vince la destra se facciamo la destra“.

 

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