Campi, Forza Italia depone un omaggio floreale nel XV anniversario della strage di Nassirya

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In occasione del quindicesimo anniversario dalla strage di Nassiriya, in cui il 12 novembre 2003 persero la vita 19 italiani, 12 carabinieri, 5 militari dell’esercito e 2 civili, anche questa mattina, come avviene oramai da anni, il gruppo consiliare di Forza Italia a Campi Bisenzio si è recato a deporre un omaggio floreale sotto l’aula consiliare dove è presente la targa in loro ricordo.

“Mentre l’amministrazione comunale anche quest’anno non ha previsto alcuna commemorazione, – dice Elisa Lotti, coordinatrice comunale di Forza Italia a Campi Bisenzio – noi rinnoviamo questo appuntamento nel ricordo di chi era lontano da casa e dai propri affetti per svolgere una missione al servizio della pace e per onorare e ricordare chi cadde o rimase ferito nell’assolvimento della missione, vittime della barbarie terroristica.

Accorso sul luogo dell’attentato, l’allora ministro della Difesa Antonio Martino, non ebbe esitazioni: «Quel cratere è il nostro Ground Zero», ha ricordato Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia a Campi.

Oggi ricorrono 15 anni dalla strage di Nassirya. L’Operazione antica Babilonia prevedeva la presenza di 3mila militari, tra i quali 400 uomini dell’Arma dei Carabinieri. Oggi si commemorano le vittime di quella strada che ha segnato l’Itlaia. Ma è anche l’occasione per ricordarsi di tutti militari italiani impegnati in zone di crisi nel mondo: seimila uomini sparsi tra l’Afghanistan, il Libano, la Libia, il Niger ed altri Paesi. Uomini impegnati a riportare una pace difficile, o a mantenerla. Ad aiutare le forze militari di Governi ancora molto fragili per riportare la sicurezza, a rafforzare istituzioni ancora precarie. Ma anche uomini impegnati ad alleviare la sofferenza delle popolazioni locali.

 
 

Gli obiettivi dell’Operazione Antica Babilonia, una missione di peacekeeping, erano contribuire alla ricostruzione dell’Iraq, un Paese danneggiato dalla guerra che si trovava senza lo spietato dittatore che lo aveva governato per 26 anni con il pugno di ferro.

 


Nel 15mo anniversario della strage di Nassirya, continuano Lotti e Gandola, rivolgiamo un commosso pensiero alla memoria delle vittime di quel gravissimo attentato e di tutti coloro che hanno visto sacrificata la propria vita al servizio dell’Italia e della comunità internazionale. Le terribili immagini di quel giorno e le diciannove bare dei nostri connazionali, sono ancora impresse, in maniera indelebile, nella nostra mente. Servitori dello Stato fino all’estremo sacrificio, che operavano con valore e generosità’ nelle più’ travagliate e rischiose regioni del mondo, caduti per difendere la pace, la democrazia, la Patria.
Ricordarli è un dovere per tutti noi e ci rammarica fortemente, che anche stavolta l’Amminstrazione comunale abbia ignorato la ricorrenza, concludono Lotti e Gandola.

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