A Campi Bisenzio è caldo il tema relativo ai profughi. Dopo l’attacco di Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia, è stato il sindaco Emiliano Fossi a rispondere. Vicenda conclusa? Niente affatto. Ecco la controreplica dell’esponente azzurro in Consiglio comunale:
“Ancora una volta dobbiamo assistere ad un tentativo maldestro del sindaco Fossi di negare l’evidenza. I richiedenti asilo che nelle prossime settimane arriveranno a Campi sono 60.
Il numero è scritto, nero su bianco, sulla delibera della giunta comunale n. 35 del 21/02/2017 riguardante l’accordo di collaborazione tra il Comune di Campi Bisenzio, il Comune di Scandicci e la società della salute Firenze Nord Ovest, alla presentazione di un progetto nell’ambito nel nuovo bando sprar.
Nondimeno, lo stesso numero di sessanta migranti è riportato nel decreto n. 89 dell’8 Maggio 2018, adottato dal direttore della società della salute, rimasto nei cassetti fino ad oggi, che riguarda l’appalto dei servizi educativi relativi al servizio di accoglienza di richiedenti asili per 85 posti indicando per Campi Bisenzio 60 persone e ulteriori 25 per il Comune di Scandicci.
Si tratta della stipula di un contratto pubblico di appalto di oltre quattro milioni di euro.
Sono dunque ancora una volta inaccettabili i balbettii del Sindaco Fossi che, incapace di reggere il confronto e la pubblica protesta scatenata dalla diffusione della notizia, perdura a negare le stesse scellerate decisioni assunte dalla sua stessa amministrazione.
Rimane poi, inevasa, dalla maldestra replica del sindaco Fossi, la preoccupazione legittima, riguardante i soggetti affidatari del servizio visto che tra i vincitori dell’appalto risulta anche la cooperativa il cenacolo oggi al centro dell’inchiesta per frode nelle forniture per migranti.
Rispediamo al mittente, infine, anche il ridondante richiamo alla Costituzione fatto da Fossi. Aderire o meno al sistema Sprar rientra nelle scelte politiche di una amministrazione comunale, non vi è alcun obbligo in merito. Va da sè che una amministrazione a guida centrodestra non avrebbe aderito a tale sistema di accoglienza.
Per tutte queste ragioni, conclude Gandola, la convocazione dell’assemblea pubblica richiesta da noi di Forza Italia per fare piena luce sulla vicenda ed informare doverosamente la comunità di cosa sta avvenendo risulta ancor più doverosa ed imprescindibile“.