Da un anno e mezzo Elena Arvigo porta in scena “Donna non rieducabile, memorandum teatrale su Anna Politkovskaja”. Venerdi’ 7 ottobre alle ore 21.30, per ricordare la giornalista russa nel decimo anniversario della sua scomparsa, Elena Arvigo propone lo spettacolo al Festival Avamposti presso il Teatro Manzoni di Calenzano (Teatro delle Donne), accompagnata dalla recitazione di Teodoro Bonci del Bene in traduzione consecutiva in russo. Nota per il suo impegno sul fronte dei diritti umani, per i suoi reportage dalla Cecenia e per le sue critiche al presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, la Politkovskaja venne assassinata nell’ascensore del suo palazzo mentre stava rincasando la sera del 7 ottobre 2006. Lo spettacolo verra’ introdotto da un intervento di Massimo Bonfatti che ha fondato nel 2005 l’Organizzazione di volontariato per la solidarietà “Mondo in cammino”, attiva con progetti di riconciliazione interetnica e di difesa dei diritti umani in Cecenia. Massimo Bonfatti presenterà il libro “Cecenia, la guerra degli altri” di Anna Politkovskaya. A dieci anni dalla scomparsa di Anna Politkovskaja e’ cambiato qualcosa? La sua morte e’ servita a qualcosa?
Intanto l’attrice parla anche della situazione del Teatro ( e non solo ) in Italia: “Oggi la maggior parte delle compagnie teatrali indipendenti è sul lastrico: questa e’ la realtà. Ma non è solo il teatro ad esser in questa condizione. Per il giornalismo e’ la stessa cosa. L’informazione ufficiale dice ‘le cose vanno bene’, che ‘questo giornale ha fatto questo e quello’, ma poi nei fatti quando parli con le persone scopri che non ci sono contratti che si lavora gratis e che i soldi non girano. E’ un disastro”.
Da giornalista più ( o forse meno) che precario difficile darle torto.
STEFANO NICCOLI