Da anni Angelo Corbo porta avanti un’ alacre attività di testimonianza contro la mafia, portando nelle scuole e nelle comunità il racconto di quanto vissuto in prima persona, quando il 23 maggio 1992 si trovò a vivere l’incubo peggiore della sua vita: il tritolo, la spaventosa voragine provocata dall’attentato mafioso ai danni di Giovanni Falcone, della moglie e degli uomini della sua scorta, hanno lasciato una indelebile traccia in lui, aggravata anche dal senso di colpa di non essere riuscito a compiere il suo dovere: difendere il magistrato che avrebbe dovuto proteggere.
Molti anni dopo, Angelo scrive un libro – intervista, in cui, sollecitato dall’editore Domenico Bilotta, racconta, ricorda, riflette su un episodio ancora oscuro, su cui gravano tanti dubbi e tante omissioni.
Martedì 7 giugno alle ore 21.15 presso la sala Meucci della Biblioteca Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino si terrà un’intervista curata dall’associazione culturale Ex Libris.
