Gli otto ribelli dem: “La nostra espulsione sarebbe una sconfitta per i democratici”

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Sull’edizione odierna de La Repubblica troviamo un articolo a firma dei cosiddetti otto ribelli del Partito Democratico di Sesto Fiorentino, firmatari della mozione di sfiducia nei confronti dell’ormai ex sindaco Sara Biagiotti. Vi riportiamo il testo.

Ringraziamo la Commissione (che ha già ascoltato quattro di noi e ascolterà gli altri mercoledì prossimo) per l’attenzione e la volontà di ascoltare e capire ciò che è accaduto. Restiamo però convinti della singolarità del fatto che una vicenda come questa, che dovrebbe richiedere una soluzione politica (e non burocratica), venga lasciata in mano ad una commissione che ha il compito di valutare se espellere 8 democratici che, con storie molto diverse, hanno contribuito a fondare il Pd.
Cosa significa far parte del Pd oggi?
È ancora una comunità di valori ed ideali che superano i confini dell’Italia in cui idee diverse possono coesistere, oppure è un comitato in cui la maggioranza dei consiglieri non può esercitare liberamente le proprie prerogative?
Pensiamo sia la prima e siamo certi che gli iscritti del Pd pensino altrettanto, ma solo l’esito di questa vicenda ci dirà se anche l’attuale gruppo dirigente è d’accordo almeno su questo. Sembra quasi che la colpa più grave che ci viene attribuita sia la lesa maestà, per la quale la pena è l’espulsione.
Proviamo a riflettere a mente fredda su quali sono, allora, gli scenari che si prefigurano. Il primo, che ci auguriamo con tutto il cuore non avvenga, è che 8 consiglieri eletti appena un anno fa con il Partito Democratico di Sesto Fiorentino, vengano espulsi con l’accusa di “slealtà” nei confronti del Pd. Come se la mozione di sfiducia presentata a luglio fosse nata da un giorno all’altro, come se nessuno fosse stato a conoscenza di una situazione non più sostenibile che da un anno veniva denunciata ripetutamente a livello provinciale e regionale.
In tal caso la sconfitta sarebbe di tutto il Pd, che si ritroverebbe diviso, lacerato e, a Sesto, non più credibile come comunità politica democratica che si candida a governare una città. Il secondo scenario non prevede espulsioni, ma una discussione autentica e plurale in un nuovo Congresso del Pd di Sesto così da ricostruire una comunità forte e pronta alla sfida delle prossime Amministrative per Sesto Fiorentino. Certo è che i volantini contro di noi che sono stati distribuiti alla Festa de l’Unità di Firenze e che ricostruiscono la vicenda di questo anno in modo fazioso, oltre alle interviste rilasciate in queste settimane da chi dovrebbe garantire l’unità del Partito, sembrano una sentenza già scritta. Speriamo che questa discussione torni al più presto nei giusti binari: quelli della Politica. Per il bene del Pd.

Giulio Mariani, Diana Kapo, Andrea Guarducci, Aurelio Stera, Antonio Sacconi, Laura Busato, Gabriella Bruschi, Maurizio Soldi

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