“Libera”, cinque richieste ai candidati sindaco

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Libera

Il presidio di Libera Silvia Ruotolo” di Sesto Fiorentino ha inviato ai cinque candidati sindaco un documento con cui si richiedono impegni precisi per la promozione della legalità.

Di seguito il documento integrale:

In vista delle prossime elezioni amministrative del 5 Giugno 2016, pubblichiamo questo documento affinché tutti i candidati sindaco si impegnino ad accogliere le istanze che, come Presidio di Libera di Sesto Fiorentino, sentiamo essere urgenti per il nostro territorio. “Libera: associazioni, nomi e numeri contro le mafie” è, per statuto, apartitica e aconfessionale. Per questo motivo invitiamo tutti i candidati, di ogni fazione e colore politico, ad impegnarsi per la promozione della legalità sul nostro territorio, collaborando con la cittadinanza e il tessuto associativo per costruire una città libera e liberata dalle infiltrazioni mafiose.

Conosciamo chi votiamo?

Come suggerito da Libera e Gruppo Abele per le scorse elezioni locali del 2014 tramite la campagna Riparte il futuro, proponiamo che i candidati sindaco per il Comune di Sesto Fiorentino si impegnino a pubblicare sui propri siti web e/o pagine social il proprio curriculum vitae, la situazione reddituale, eventuali carichi pendenti e precedenti condanne penali e possibili conflitti di interesse. Il nostro intento è quello di permettere all’elettorato una scelta quanto più consapevole rispetto a chi prenderà decisioni strategiche per la nostra città.

Vogliamo sapere cosa succede sul nostro territorio!

La piana fiorentina è ormai da anni luogo dove le mafie investono e riciclano il loro denaro: in tal senso, come abbiamo già avuto modo di sottolineare con il nostro comunicato di Novembre 2014, ci desta molta preoccupazione la prospettiva di attuazione di numerose grandi opere sul nostro territorio. Non spetta a Libera pronunciarsi in modo favorevole o contrario alla loro costruzione, in quanto associazione apartitica e in dialogo con tutte le forze politiche. Quello che ci compete ed è nostro dovere è piuttosto mantenere uno stato di allerta elevato su temi così impattanti per il nostro Comune.

Chiediamo quindi alla futura amministrazione:
– di farsi promotrice presso le sedi regionali dell’attuazione concreta della L. R. 46/2013 in materia di “Dibattito pubblico regionale e promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali”: la cittadinanza deve essere messa in grado di sapere quali sono i costi e le criticità e deve poter partecipare attivamente alla vita decisionale del proprio territorio.

– qualora, a seguito di una decisione partecipata, si decida di procedere con la costruzione di una grande opera, di vincolare l’intero ciclo degli appalti ad un“Patto d’integrità”, ossia uno strumento di soft law volto a garantire clausole aggiuntive di trasparenza e un ruolo riconosciuto dei “monitor civici”, ossia i cittadini, nell’esercizio del controllo diffuso.

Miseria Ladra

La costruzione della giustizia sociale e il contrasto alla povertà sono tra gli scopi fondamentali della politica. Le mafie traggono da sempre benefici nella difficoltà economica della popolazione.

Chiediamo quindi alla futura amministrazione di impegnarsi nell’arginare la povertà e nel promuovere il benessere dei cittadini: proponiamo di rinnovare ogni anno il bando per prevenire gli sfratti per morosità incolpevole e di incentivare i proprietari degli immobili sfitti a metterli a disposizione a canone agevolati per le fasce di popolazione più povere.

L’azzardo non eun gioco

Il gioco d’azzardo è un fenomeno in preoccupante aumento, che, come sappiamo, si presta ad essere fonte di guadagno della criminalità organizzata e ha pesanti ricadute sul benessere della popolazione. Vista la sempre maggior diffusione di sale da gioco e di slot machine negli esercizi commerciali sul nostro territorio, crediamo che sia arrivato il momento di affrontare seriamente il problema. Chiediamo alla futura amministrazione di creare un tavolo interistituzionale tra gli enti pubblici che si occupano del controllo e della cura del fenomeno (come l’Assessorato di competenza, la Polizia municipale e il Ser.T.) e le associazioni che, come Libera, si sono già rese disponibili a lavorare su questo ambito. Vogliamo che si costituisca uno spazio di approfondimento e monitoraggio del fenomeno per elaborare strategie comuni di efficace contrasto: un gruppo che si ritrovi con cadenza prestabilita per svolgere un lavoro concertato.

Le mafie temono più la scuola che la giustizia

Auspichiamo che la futura amministrazione continui a impegnarsi sul fronte dell’educazione alla legalità democratica per le nuove generazioni. Chiediamo quindi ai futuri amministratori della nostra città di incentivare campi di lavoro sui beni confiscati alla criminalità organizzata, promuovendo viaggi di istruzione nei luoghi e nelle realtà che testimoniano la lotta alle mafie.

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