Muscas, riparta il dialogo

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TuttoSesto

Riceviamo e pubblichiamo integralmente il documento che ci è pervenuto dal Movimento Sesto 2014

“La situazione che si è venuta a creare a Sesto Fiorentino con il governo della Città lasciato al Commissario Prefettizio è oggettivamente grave , al di là dei motivi più o meno importanti che hanno determinato la sfiducia nei confronti del Sindaco Biagiotti. Dispiace però constatare che , nonostante questo , la scena politica cittadina è ancora caratterizzata da scontri aspri, senza un vero e proprio confronto politico sul merito delle cose. Ne soffrono i veri problemi del paese che vanno dal rilancio del Centro alla ZTL, alla vivibilità e sicurezza delle periferie, alle scelte legate all’aeroporto di Peretola e all’inceneritore, ai collegamenti stradali, tranviari e ferroviari di Sesto con il capoluogo e con gli altri paesi della piana, e infine alla grave situazione del bilancio, emersa solamente nel 2015, che mette in serio pericolo, in prospettiva, sia la tenuta dei servizi comunali per i quali Sesto Fiorentino si è sempre distinta, sia gli investimenti per le future opere pubbliche. Per uscire da questa situazione c’è bisogno urgente, prima delle future elezioni del 2016, di una forte assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze politiche sestesi, di un atto di buona volontà per riaprire la discussione a livello istituzionale ,   bruscamente interrotta in occasione della mozione di sfiducia del 21 Luglio. Questo le forze politiche sestesi lo devono alla città e ai cittadini tutti, prima che al proprio elettorato particolare, pur rimanendo ferme le scelte che ognuna di esse ha deciso di prendere in merito ai problemi della città e dell’area. Arrivare alle elezioni del prossimo anno in un clima di grave scontro, come si è verificato nell’ultima fase della amministrazione Biagiotti, non sarebbe un buon servizio per la città e per i sestesi.E’ necessario rilanciare il dialogo politico e la centralità dei cittadini, non quella delle fazioni , dei comitati, delle associazioni più o meno interessate e schierate, spesso in maniera corporativa, per l’uno o l’altro gruppo . Da qui bisogna ripartire per ritrovare una concordia e una pari dignità tra tutti i “cives”, ognuno con i propri problemi e le proprie soluzioni. Non muro contro muro , ma tutti insieme pur anche nelle diversità profonde, per contribuire a scelte possibili e giuste per tutta la comunità , consapevoli del ruolo che il momento grave attribuisce a ciascuno e portando in piena trasparenza le proprie responsabilità, che non potranno in seguito essere abbuiate.

Il rilancio del dialogo quindi. Perché non partire dal 1° Settembre anniversario della liberazione di Sesto Fiorentino e data di grande valore simbolico per l’unità di tutta la cittadinanza dopo il ventennio e la guerra? Niente di paragonabile come gravità ovviamente, e nessuna intenzione di voler accostare le due situazioni sul piano storico. Ma anche oggi la città sta vivendo un momento di spaccatura totale. Il Movimento Sesto 2014 propone a tutte le forze politiche la data della liberazione della città per offrire ai cittadini un’immagine positiva, di rinnovato interesse per il dialogo politico e per la ricerca di un reciproco rispetto, lontana dai giochi di interesse, che possa consentire di nuovo ai sestesi di amministrare sé stessi come hanno sempre fatto, in modo egregio.

L’iniziativa potrebbe essere rappresentata da un incontro di tutte le forze politiche con i cittadini in uno dei circoli o case del popolo di Sesto

Nell’occasione il Movimento rivolge al Commissario prefettizio, da poco subentrato al Sindaco e in una situazione di possibili difficoltà amministrative, data la cessazione di servizio di molti dirigenti del comune , la richiesta di voler predisporre in maniera puntuale le celebrazioni per il Primo Settembre.”

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