Museo Richard-Ginori all’asta, il sindaco Falchi fa chiarezza con un post su FB

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Immagine di Lorenzo Falchi sindaco di Sesto Fiorentino
Tuttosesto

Tirato in ballo da un post apparso sulla pagina Facebook ‘Cittadini di Sesto Fiorentino’, il sindaco Lorenzo Falchi prova a fare chiarezza sulla questione del Museo Richard-Ginori messo all’asta. Pubblichiamo integralmente il post di risposta

“Buongiorno, credo sia utile fare un riepilogo della vicenda, anche perché chiamato in causa dall’autrice del post. 

Come forse molti sanno il museo è di proprietà di una srl a sua volta di proprietà della vecchia società Richard Ginori fallita nel 2013. Questa non è la prima asta pubblica, per il museo e per le collezioni, indetta dal Tribunale, che è obbligato dalle norme a procedere in tal senso. Le altre sono tutte andate deserte.
Esiste inoltre un vincolo, fortemente richiesto a suo tempo anche dal nostro Comune, relativo alle opere d’arte che indipendentemente dal proprietario, devono rimanere all’interno del museo.
Da quando sono Sindaco, si sono svolti vari contatti e incontri tra Comune, Regione, Ministero e soggetti potenzialmente interessati al futuro del museo e delle collezioni. Noi abbiamo sostenuto la necessità del salvataggio e del rilancio del museo, anche attraverso forme innovative di gestione, come ad es. una fondazione di partecipazione. Ipotesi sulla quale abbiamo già riscontrato diversi pareri positivi. Su questo continueremo a puntare e a richiedere l’impegno di tutti i soggetti, sapendo che solo dalla collaborazione di tutti possono scaturire soluzioni positive.
Dobbiamo anche essere consapevoli però che il museo di Doccia è uno stupendo esempio di museo d’impresa, ed è quindi evidente come sia prioritario, anche per il suo salvataggio e il suo rilancio, che la Richard Ginori rimanga a Sesto Fiorentino. Come sapete esiste una trattativa privata tra la nuova Richard Ginori e i creditori del fallimento della vecchia società per l’acquisto dei terreni e dello stabilimento. Anche su questo, pur trattandosi di trattativa privata, l’impegno del Comune è massimo e continueremo a lavorare affinché si possa concludere in modo positivo tale trattativa.
Mi scuso per la lunghezza ma non si tratta di tema semplice e senza le dovute informazioni si rischia di fare polemiche invece che dare informazioni o contribuire a cercare soluzioni”.

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