Botta e risposta fra il Partito Democratico di Firenze e Maurizio Quercioli, leader di Sesto Bene Comune, sul tema del termovalorizzatore. Lunedì 4 aprile i democratici avevano proposto la costituzione di un Comitato di Sorveglianza (LEGGI QUI). “Sul termovalorizzatore, il Pd pensava di avere tutto sotto controllo“, è stata la risposta di Quercioli (LEGGI QUI).
Vi proponiamo la controrisposta del Partito Democratico di Firenze.
“Viste le dichiarazioni del sig. Quercioli in merito al nostro comunicato stampa, vorremmo informare i sestesi e gli altri cittadini della Piana che se il sig. Quercioli conoscesse il territorio saprebbe che la RD nell’area ormai è al 60%; Quercioli farebbe bene a visitare gli impianti di TMB e di Compostaggio di Case Passerini, le piattaforme di avvio a riciclo di S.Donnino e potrebbe così capire che a valle della raccolta esistono già i famosi impianti di trattamento a freddo; se visitasse gli impianti di Revet, che è pure un pezzo importante di Quadrifoglio, saprebbe che nell’area Fiorentina un impianto industriale per il riciclo delle materie seconde esiste già. Insomma se invece di proclamare chiedesse di capire si accorgerebbe che tutto quello che chiede già si fa, compreso il porta a porta.
Sull’impatto ambientale e sanitario del termovalorizzatore, Quercioli sta nel coro di coloro che si rifiutano di capire anche davanti all’evidenza, e dunque si limitano ad avversare ogni prova scientifica.
Infine, sembra ignorare il fatto che il PD fa le primarie per scegliere i suoi candidati: forse perché è già appagato in quanto si è autocandidato. Ma può stare tranquillo: il PD è e sarà sempre disponibile a condividere la conoscenza del territorio, ciclo dei rifiuti compreso“.
