Pd: prima la coalizione, poi (forse) le primarie

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La notizia era nell’aria. Adesso è ufficiale. Sara Biagiotti non si ricandiderà alle elezioni comunali di giugno. Decisivo, in tal senso, l’incontro che l’ex sindaco ha avuto nella giornata di lunedì 29 febbraio a Roma con il presidente del consiglio e segretario del Partito Democratico Matteo Renzi. Di comune accordo con il premier, Biagiotti ricoprirà un ruolo a livello nazionale.

E’ stata una chiacchierata piacevole con il Presidente del Consiglio, una conversazione tra amici. Il premier mi ha chiesto di dare una mano alla sua squadra – ha detto l’ex primo cittadino durante l’assemblea del Pd tenutasi nella serata di martedì primo marzo al circolo Rinascita -. Insieme al segretario Alessadro Baldi ho deciso di accettare la sfida. Ma non dimenticherò Sesto, non vi libererete di me (ride, ndr). Penso che questo debba essere un motivo d’orgoglio per il Pd. Il partito si è ricostruito dopo una vicenda drammatica. Il commissariamento è stato un evento eccezionale. Con tanta forza di volontà, in sei mesi abbiamo ricostruito il partito. La forza di questo gruppo sta nel fatto che esiste una classe dirigente diffusa, capace di dare un futuro alla città. Dal 2013 ad oggi, a Sesto è cambiato il mondo. C’era il bisogno di spalancare le porte, vedo tanti volti nuovi. Nell’anno di governo abbiamo lavorato bene, abbiamo dato un cambiamento alla città. Abbiamo formato qualcosa di più di un semplice gruppo dirigente di un partito. Dovremo combattere le destre e i populismi, il caso Liguria non si ripeterà a Sesto”.

Lacrime e tanti abbracci al termine dell’intervento di Sara Biagiotti, chiamata al riscatto dopo la mozione di sfiducia dello scorso luglio.

Chiuso un capitolo, se ne apre subito un altro. Come si muoverà il Pd in vista delle elezioni comunali di giugno? A far luce su questo punto è stato il segretario dem Alessandro Baldi: “Il partito di maggioranza si è aperto alle altre forze politiche di centro sinistra. Ci sono alcuni punti di condivisione come le scuole, l’inceneritore e il nuovo aeroporto. Con i Popolari per Sesto, Movimento Sesto 2014 e Idv ci sono i presupposti per ampliare la coalizione che sosterrà il candidato sindaco. Per quanto riguarda il Pd, ripartiamo dalla giunta eletta nel 2014, anche perché il lavoro era stato svolto bene. Secondo la segreteria ci sono le condizioni per cercare di costituire una coalizione e per vedere, entro venerdì 4 marzo, se sarà possibile tenere o meno le primarie di coalizione, alle quali parteciperanno due candidati al massimo”.

Ci sono alcune forze, come Sesto Bene Comune, totalmente in opposizione alle nostre idee. Altri partiti, come Idv e i socialisti, sono sulla stessa linea d’onda del Pd”, ha aggiunto il segretario metropolitano Fabio Incatasciato.

Nomi sui candidati non ne sono stati fatti, ma la sensazione è che uno dei papabili possa essere Lorenzo Zambini, 38 anni anni, vice sindaco durante l’amministrazione Biagiotti e attuale presidente del Partito Democratico. Anche perché le parole dell’ex assessore ai lavori pubblici Michela Di Matteo sul profilo del candidato sindaco – e cioè una persona giovane, sotto i 40 anni, già facente parte della giunta Biagiotti – lasciano spazio a pochissimi dubbi.

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STEFANO NICCOLI

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