Sesto Bene Comune, niente banche e uffici al posto della Lucciola

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Con l’avvicinarsi della campagna elettorale cominciano a concretizzarsi l’idee per il futuro di Sesto.

Dopo l’aeroporto e l’inceneritore, tiene banco la discussione sulla riqualificazione del centro cittadino.

Di seguito il comunicato di Sesto Bene Comune che rivendica la primogenitura di certe proposte:


“Il Pd di Sesto si preoccupa del centro? Era l’ora. (LEGGI QUI)

E’ evidente a tutti che il centro di Sesto ormai da anni non è più vitale, anzi soffre di un progressivo abbandono.

Finalmente,abbiamo appreso dai giornali, anche il PD Sestese se ne e’ accorto.  Colpisce in particolare l’interesse del PD verso la grave situazione data dalla chiusura negli ultimi anni di due importanti edifici: la Lucciola e Palazzo Pretorio, e la loro proposta che ricalca, anche nelle parole usate, il modo e i termini che Sesto Bene Comune ha sempre adottato quando si parla del Centro.

Siamo felici di questa “conversione”;  ma non possiamo non pensare: e loro dov’erano fin’ora? E anche: chi ha portato a queste situazioni?

La responsabilità è di chi ha governato in questi anni ed ha prodotto il progressivo svuotamento di funzioni culturali, sociali e aggregative: le recenti amministrazioni. Grande responsabilità anche dell’ultima amministrazione Biagiotti che nonostante le numerose sollecitazioni nostre e di tutte le opposizioni non ha mai proposto un piano concreto di intervento.

Come abbiamo sempre detto questa situazione si può risolvere solo con un progetto complessivo che riporti nel centro funzioni culturali, associative, ricreative, che attraggano interessi e persone.
Non ci convince l’idea riportata anche dalla Nazione di costruire alla Lucciola uffici e una banca.
Non è certo di nuove banche che ha bisogno il centro, bensì di cultura e aggregazione.

Palazzo Pretorio e la Lucciola, insieme all’area lungo la ferrovia fino a piazza Galvani, vanno ripensate in un progetto coerente e lungimirante.

Per questo l’Associazione per Sesto Bene Comune chiamerà nelle prossime settimane cittadini e associazioni ad un confronto che aiuti a definire proposte condivise.

Come dicevamo già un anno fa, ricordiamo che negli anni 50 in centro a Sesto fu abbattuto un teatro (Teatro Niccolini) per costruire una banca, oggi ripetiamo che il nostro sogno sarebbe abbattere una banca per costruire un teatro. E speriamo che il PD, oltre che l’idee, non ci rubi anche la battuta”.

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