Tomassini (FdI-AN) critica l’arrivo dei 27 migranti a Sesto

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Nella giornata di venerdì 28 agosto vi abbiamo riportato la notizia dell’arrivo di altri 27 profughi a Sesto Fiorentino (LEGGI QUI). I migranti saranno ospitati dall’ex biblioteca di via Fratti e la loro gestione è affidata alla cooperativa “Il Cenacolo”.

Non è una novità, per il Comune di Sesto Fiorentino, ospitare dei profughi. L’anno scorso furono 45 le persone accolte.

Su questa vicenda è intervenuto, tramite un comunicato, Luca Tomassini, portavoce comunale di Fratelli d’Italia-AN.

Con gli ultimi 27 arrivati ieri (venerdì 28 agosto, ndr) il nostro Comune è arrivato a quota 72 immigrati che gravano sulla collettività, tutto questo a quanto si apprende, per dare continuità ad un progetto voluto da un’amministrazione sfiduciata per palese incapacità a governare. Ma il Commissario prefettizio non doveva esser super partes? Ci aspettavamo che il Commissario Garufi, visto le esigue disponibilità economiche del Comune, avesse una visione più pragmatica delle priorità della nostra comunità e non desse seguito ad un’azione chiaramente politica intrapresa dall’ormai ex Sindaco Biagiotti. L’assurdità di questa falsa solidarietà sta nel fatto che nonostante il Comune, ad oggi, non ha saldato quanto promesso nel contributo affitto del 2014 (dicendo ai diretti interessati che non ci sono i fondi e riconoscendo quindi solo il 50% circa di quanto promesso) nonostante ciò meno di un mese fa ha stilato la graduatoria 2015 continuando a promettere migliaia di euro che puntualmente non arriveranno nelle tasche dei Sestesi.

Mi piacerebbe che il Commissario spiegasse dove sono le coperture economiche per ospitare 72 profughi, visto che i soldi che il Comune ha voluto destinare alle famiglie Sestesi pare che non ci siano. Il senso di responsabilità e solidarietà dovrebbe essere in primis nei confronti delle famiglie della nostra collettività che si trovano in difficoltà come farebbe un buon padre di famiglia, prima di occuparsi di chi non fa parte di questo nucleo. Noi ci aspettiamo che non faccia altro che rispettare quanto dichiarato subito dopo la nomina e cioè ‘Lavorerò nell’esclusivo interesse della comunità’. Dott. Garufi ci sono Sestesi in difficoltà che attendono un sostegno economico e non promesse”.

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