Tomassini FdI-AN: “Muscas non nasconda la testa sotto la sabbia”

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Più si avvicina la scadenza elettorale e più si fanno aspri i toni fra i candidati sindaco e, soprattutto, fra chi li appoggia.

L’opinione di Fabrizio Muscas sull’inceneritore è da giorni quella che fa più discutere.

Di seguito riportiamo il comunicato di Luca Tomassini di FdI-AN:

 “Il sarcasmo del dott. Muscas è quanto meno fuori luogo visto che invoca sobrietà nel trattare questo delicato tema. Francamente il suo atteggiamento alla Marchese del Grillo <Io sò io e voi…>  forse è un retaggio di quella vecchia maniera di far politica, stile prima Repubblica, dove le decisioni erano prese nel segreto delle stanze del palazzo ed non era permesso un dibattito aperto.”

 “Io a differenza di Muscas rispondo a tutte le domande e non solo a quelle che mi fanno comodo e pertanto ribadisco che Fratelli d’Italia-AN da sempre ha una posizione critica nei confronti dell’inceneritore, nel contempo non posso rispondere per le scelte prese da altri partiti. Per quanto riguarda la funicolare, la mia posizione è che la città ha delle altre priorità quali ammodernamento della viabilità, manutenzione delle strade e dei marciapiedi con contestuale abbattimento delle barriere architettoniche e completamento della Perfetti Ricasoli, giusto per citarne alcune opere nell’ambito della mobilità. Solo dopo aver messo mano a queste criticità si può pensare, eventualmente, ad altro.”

 Ritornando sul dibattito del termovalorizzatore Tomassini aggiunge “Dispiace che ridicolizzi, come la definisce lui, la “lista della spesa” delle sostanze dannose che a suo dire è fine a se stessa in quanto bisogna “considerare quantità e dosaggi” (dosaggi???).

Ringrazio invece, per aver menzionato l’inceneritore di Montale. L’inceneritore in questione è stato più volte chiuso perché non rispettava i limiti imposti dalle autorizzazioni AIA.

Inoltre nel settembre 2015, la società che lo gestisce è stata condannata dal Tribunale di Firenze a risarcire 43 persone che avevano fatto causa per colpa del superamento sistematico e prolungato di diossine e furani immesse nell’atmosfera. Così ad occhio sembra davvero un buon esempio da seguire.

Tutto questo senza calcolare che all’epoca del superamento dei limiti prestabiliti, l’inceneritore di Montale aveva una capacita di 120/150 tonnellate al giorno, mentre quello che vogliono costruire a Sesto parte da una quota di circa 400 tonnellate al giorno. Visto le accuse di “allarmismi gratuiti” evito di commentare perché l’intento è di informare non di impaurire. Vorrei comunque ringraziare la Consigliera in Regione del PD Monni che ha proposto di riaprire la centralina Arpat di Sesto Fiorentino (ma se era chiusa come fanno ad avere dati aggiornati e dichiarare che la qualità dell’aria e mediamente buona?)

 Mi auguro che tutti si ricordino della Tragedia del Vajont e con essa anche le cause che hanno portato alla calamità. Purtroppo rabbrividisco in quanto in tante occasioni rivedo la stessa ottusità nello sminuire rischi e pericoli, rivedo la stesso bramosia nella ricerca di compiacere i poteri forti il cui unico scopo era, ed è, la ricerca del profitto e sappiamo tutti che a pagare purtroppo sono sempre e solo i cittadini.”

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