Viale XX Settembre, è scontro totale. Le opposizioni: “Perché la maggioranza non vuole ascoltare Terna?”

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Opposizioni Sesto - Viale XX Settembre

“Guerra aperta”. La minoranza sestese fa fronte comune e si scaglia contro la maggioranza formata da Sinistra Italiana e Per Sesto. Il pomo della discordia è l’abbattimento di 52 alberi in viale XX Settembre.

La scorsa settimana i tecnici di Terna sarebbero dovuti intervenire in VI Commissione consiliare Garanzia e Controllo, presieduta da Sara Martini (Partito Democratico), per spiegare l’operazione di interramento dell’elettrodotto.

Come scrive La Nazione, “il segretario generale del Comune di Sesto Fiorentino ha chiesto la revoca dell’atto di convocazione perché sia l’ordine del giorno della Commissione che la richiesta di partecipazione di soggetti terzi andrebbe contro il regolamento del Consiglio comunale, in particolare all’articolo 36 del Capo VIII che prevede la possibilità di avere l’intervento in VI Commissione solo di rappresentanti di imprese partecipare dal Comune”. Sara Martini non ha accettato la revoca e sta aspettando, dal presidente del Consiglio comunale Ivan Moscardi, l’interpretazione dell’articolo 36.

Nel frattempo Jacopo Madau e Andrea Guarducci hanno comunicato che i rispettivi gruppi – Sinistra Italiana e Per Sesto – non parteciperanno alla Commissione. I due hanno anche ipotizzato di presentare mozione di sfiducia nei confronti di Sara Martini, se la seduta non sarà revocata.

Per le opposizioni il vaso è colmo. “Perché la maggioranza non vuole un confronto con Terna?”, si chiedono Insieme Cambiamo Sesto-Per Sesto Bene Comune, Partito Democratico, Forza Italia e Movimento 5 Stelle. Tra l’altro un faccia a faccia con i tecnici della società non era stato autorizzato nemmeno in III Commissione.

I tecnici di Terna avevano accettato di partecipare alla VI Commissione e quindi di parlare con i consiglieri di maggioranza e minoranza. Guarducci e Madau hanno minacciato di presentare la mozione di sfiducia nei confronti della presidente Sara Martini. In città Sinistra Italiana e Per Sesto sono in minoranza. E’ solo una legge elettorale fortemente maggioritaria a consentire una governabilità stabile. Le opposizioni hanno solo la VI Commissione per esercitare un contrappeso democratico alla legge elettorale. Perché non possiamo parlare con i tecnici di Terna? È questa la domanda che ci lascia sconcertati“, dice Lorenzo Zambini del Partito Democratico.

La VI Commissione è uno strumento di controllo. C’è mancanza di dialogo. Perché non si vuole ascoltare i tecnici di Terna? Su viale XX Settembre è stato commesso uno scempio che poteva essere evitato. Abbiamo saputo che hanno intenzione di tagliare gli alberi anche sull’altro lato della strada. In base al decreto legislativo 42 del 2004, viale XX Settembre è sottoposto a verifica di interesse culturale. Il nostro gruppo consiliare – spiega Serena Terzani di Insieme Cambiamo Sesto-Per Sesto Bene Comuneha presentato un’interrogazione sulla zona del parcheggio di Doccia. Abbiamo chiesto se vale ancora quella convenzione fatta nel 2014 secondo cui il Comune cede una proprietà pubblica, il parcheggio, per costruirci trentatré appartamenti. Ho presentato questa domanda perché nel 2014 ci fa un ordine del giorno presentato dall’allora consigliere e oggi sindaco Lorenzo Falchi che impegnava la giunta a cercare un’alternativa alla costruzione di quei 33 appartamenti. Mi chiedo: che fine ha fatto quell’ordine del giorno? Il sindaco è stato smentito dal vice sindaco e assessore Damiano Sforzi che ha detto che la costruzione sarà fatta nel parcheggio. Il taglio affrettato degli alberi ha qualche altra motivazione? La mancata convocazione della commissione equivale a un atteggiamento antidemocratico“.

L’oggetto della determinazione è sbagliato: c’è scritto manutenzione, ma all’interno si parla di abbattimento degli alberi – continua Maria Tauriello di Forza Italia. Siamo di fronte a un’amministrazione autoritativa e non partecipativa. La maggioranza dice che non ha bisogno degli altri. L’amministrazione non ha ben a mente la differenza tra cittadini e sudditi. I cittadini sono informai e preparati su certi temi. Aver negato la commissione ci lascia il dubbio che qualcosa non vuole essere spiegato. Potremmo prendere in considerazione un’assemblea pubblica come extrema ratio“.

Fin da subito l’amministrazione comunale ha avuto un comportamento da padrone della baracca. Non a caso la maggioranza dice: abbiamo vinto noi, comandiamo noi“, le parole di Pietro Cavallo del Movimento 5 Stelle. 

Quando il sindaco scriveva di partecipazione nel programma elettorale, ci credeva veramente o no? – si domanda Marco Calzolari del Partito Democratico -. Ci saremmo aspettati che un intervento di questo tipo passasse da una commissione e non da un confronto pubblico organizzato solo tre giorni prima l’inizio dei lavori. Non è solo una schermaglia politica. È una questione di merito su come la maggioranza intende governare la città e rapportarsi con la comunità. La questione è grave nel metodo e nel merito”.

Ho chiesto all’ufficio di presidenza l’interpretazione dell’articolo 36. Non ho ancora ricevuto la risposta ufficiale. Mozione di sfiducia nei miei confonti? Mi ha fatto ridere leggere di questo tipo di iniziativa. Penso che sia indirizzata non tanto a me, ma alle forze di minoranza“, conclude Sara Martini. 

E’ possibile, se non probabile, che il tema venga trattato nuovamente nel corso del Consiglio comunale di martedì 14 maggio (LEGGI L’ORDINE DEL GIORNO).

STEFANO NICCOLI

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