Viale XX Settembre, Tauriello (FI): “Caduto il castello di sabbia dell’amministrazione Falchi”

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Giornata di commenti sull’incontro tra alcuni cittadini di Sesto Fiorentino e i tecnici di Terna sull’interramento dell’elettrodotto in viale XX Settembre.

Per quanto riguarda il fronte delle opposizioni, dopo le parole del Partito Democratico e della coalizione Insieme Cambiamo Sesto-Per Sesto Bene Comune, ecco anche quelle di Maria Tauriello, capogruppo di Forza Italia:

Il sospetto c’era ed è divenuto certezza. Ieri con l’intervento dei tecnici di Terna è crollato l’intimo castello di carta, tra scuse e reticenze, che l’amministrazione Falchi aveva costruito nel vano tentativo di scaricare su Terna, per l’interramento dell’elettrodotto, la decisione di tagliare i 52 tigli di Viale XX Settembre.

Così non è: il progetto presentato da Terna è diverso e non prevedeva affatto il taglio dei 52 tigli del viale XX Settembre, viale storico ed identitario di Sesto. Si poteva scegliere di interrare l’elettrodotto nel centro della strada, salvaguardando tutti gli alberi, così come Terna aveva previsto. Ed invece tutto ciò non è avvenuto, perchè l’amministrazione ha richiesto specificatamente  di procedere con l’abbattimento dei 52 tigli pur conoscendo il buono stato di salute degli alberi e della loro importanza storica. D’altronde, fin dall’inizio, sindaco e giunta in una delibera, la n.1395 del 23/11/2018, hanno cercato di cammuffare la scelta scellerata di tagliare gli alberi indicando come oggetto fuorviante e sbagliato una “manutenzione” invece di “abbattimento” alberi.

Tutta questa storia rappresenta un fatto molto grave, una ombra opaca sull’operato dell’amministrazione. Le reticenze, peraltro, ieri hanno raggiunto l’apice. Senza alcun invito ufficiale ma solo apprendendolo dai social, mi sono recata all’incontro con i tecnici Terna: ho lasciato quasi subito e con grande disappunto l’assemblea organizzata dall’Amministrazione sul progetto del viale XX settembre.

La sede prevista, sala Pilade Biondi, è stata cambiata all’ultimo minuto e siamo stati dirottati in Sala Giunta. Quasi tutti i presenti  sono rimasti in piedi per lo spazio non adeguato ed è stato chiesto inaspettatamente ai partecipanti di iscriversi in un “foglio presenze”.

Ho deciso di andar via quando ho appurato che non vi era alcuna presentazione al PC del rendering sul progetto ma solo mappe cartacee sul tavolo ovale della stanza, da consultare a turno.

Una gestione sbagliata dell’incontro, di pessima comunicazione, su un tema che in città e in consiglio comunale è all’ordine del giorno da mesi.

Oggi l’amministrazione Falchi ha gettato la maschera. Abbia il coraggio e il buon senso di comunicarlo a tutta la Città: quello scempio ambientale, è stato progettato ed attuato consapevolmente da questa amministrazione, proprio da chi ha vinto le elezioni mostrando invece, oggi, un’anima ambientalista solo a parole“.

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