Violenza contro le donne, un “posto occupato” in Consiglio Comunale per le vittime

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Saletta 5 maggio
TuttoSesto

Una sedia vuota e una sciarpa rossa in Consiglio Comunale, un posto occupato da una donna vittima di violenza. Il Comune di Sesto Fiorentino ha aderito così alla campagna nazionale “Posto Occupato”. L’iniziativa è dedicata a tutte le donne vittima di violenza, come una sorta di “promemoria” per difenderne il ricordo e non lasciare che la quotidianità lo cancelli. L’adesione rientra tra le iniziative del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Tanti gli eventi in programma a Sesto Fiorentino, come spettacoli e momenti di riflessione per mantenere alta l’attenzione su un tema così drammaticamente attuale.

I lavori del Consiglio Comunale si sono aperti con la discussione dell’ordine del giorno, approvato all’unanimità, sulle “azioni di contrasto alla violenza sulle donne”.
Di sedie vuote, in Italia, dall’inizio dell’anno ce ne sono più di cento – ha detto il sindaco Sara Biagiotti, durante il suo intervento –. Dopo 40 anni di lotta per la parità di genere, ci ritroviamo di fronte questa situazione. Emerge la difficoltà, anche della politica, di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo argomento. Si rende necessaria una rivoluzione culturale che deve partire dalle scuole, attraverso percorsi formativi ed educativi, perché è li che si insegna la diversità, ad andare oltre gli stereotipi di genere e a relazionarsi con gli altri. E deve proseguire soprattutto nelle famiglie, utilizzando un linguaggio corretto”.

Il sindaco Biagiotti chiede anche “una nuova legge sulla pubblicità, che vieti messaggi lesivi per la dignità della donna – ha aggiunto -. La comunicazione, soprattutto negli ultimi 20 anni, ha visto le donne vittime di una mercificazione preoccupante. Il caso del ministro Madia, a cui va la nostra solidarietà, è emblematico: se fosse stato un uomo, non sarebbe mai successo”. Altro intervento fondamentale è “aumentare i fondi per i centri antiviolenza. Senza i quali diventerebbe difficile aiutare le donne vittime di abusi”.

Fonte: Comune di Sesto Fiorentino

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