Il ricordo delle vittime dell’alluvione ha aperto l’intervento del Commissario straordinario per l’emergenza e presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, in occasione dell’incontro con il ministro della Protezione civile Musumeci, il capo Dipartimento nazionale della Protezione civile Curcio, il sindaco della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella, il presidente Anci Toscana Matteo Biffoni, il sindaco di Campi Bisenzio Andrea Tagliaferri e l’assessora regionale alla Protezione civile Monia Monni, avvenuto nella sala Consiliare nel municipio di Campi Bisenzio, in occasione della visita del ministro alle zone alluvionate. Nel corso dell’incontro tutti i rappresentanti delle istituzioni toscani hanno sottolineato la necessità di un’integrazione rapida e sostanziosa delle risorse messe a disposizione dal Governo.
“Abbiamo avuto 8 morti – ha detto Giani – e danni rilevanti in ben cinque delle dieci province toscane. E’ stato colpito anche il cuore economico della Toscana. Abbiamo subito un evento meteorologico come non si era mai visto fino ad oggi e il pericolo maggiore è stato rappresentato dai piccoli torrenti: l’Agna, lo Stella, il Bagnolo, gli altri torrenti del reticolo minore, che però in questo caso si è rivelato rilevante e devastante. Ringrazio il sistema regionale della Protezione civile, il mondo del volontariato, i corpi delle forze armate, le colonne mobili delle Regioni che sono venute in nostro aiuto, i giovani delle scuole superiori che sono venuti da tutta la Toscana ad aiutare. Ora dobbiamo portare avanti tre fronti fondamentali: gli interventi di somma urgenza, cioè la ricostruzione degli argini e la messa in sicurezza del territorio; l’assistenza alle famiglie che hanno subito danni; l’attenzione alle imprese colpite, anche perché i quest’area si trovano manifatture che sono indispensabili anche al settore moda e all’eccellenza dell’export italiano”.
“Occorreranno risorse – ha continuato Giani – perché il territorio possa avere risposte immediate. Oltre 30.000, tra famiglie e imprese, sono state colpite direttamente dalle esondazioni. Fino ad oggi c’è stata una stretta collaborazione con il Governo, e vorrei continuasse per poter dare risposte concrete alle persone. La volontà è quella di uscirne tutti insieme. Voglio vivere uno spirito di grande collaborazione e spero che prevalga questo clima rispetto alla prospettiva delle polemiche”.
“E’ fondamentale integrare le risorse che sono state finora messe a disposizione– ha concluso il presidente – per poter ancora completare i lavori di somma urgenza, mettere in sicurezza il reticolato idrico minore e poi abbiamo bisogno che si traduca l’ordinanza anche in legge per poter sospendere i contributi previdenziali, i pagamenti, le imposte perché chi è stato danneggiato possa vivere con uno spirito di supporto la prospettiva di ricostruzione”.