23 gennaio 2012 – Inaugurazione del Palazzo di Giustizia

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Palazzo di giustizia

Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri 

Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza   (Dante, Inferno, canto XXVI)

23 gennaio 2012 – Inaugurazione del Palazzo di Giustizia

 

Il palazzo di Giustizia di Novoli è tra le opere architettoniche più discusse di tutta Firenze. Nato dall’esigenza di riunificare le varie sedi degli uffici giudiziari sparsi nella città, ha avuto un iter costruttivo piuttosto accidentato. Al di là dei consueti ritardi nella realizzazione (doveva essere terminato entro il 2006), il progetto iniziale di Leonardo Ricci risulta drasticamente modificato rispetto alle iniziali intenzioni. L’allievo di Giovanni Michelucci aveva concepito il nuovo Palazzo di Giustizia tenendo conto di quello che doveva contenere: l’elemento più rappresentativo di una “Giustizia giusta”.

 

La prima vera operazione architettonica non è prendere un pezzo di carta e disegnare forme e schemi distributivi. È immaginare nello spazio il movimento di coloro che lo abiteranno   (Leonardo Ricci)

 

Nelle intenzioni di Ricci l’edificio doveva essere parte integrata e non separata della città, ma avrebbe anche dovuto contribuire in maniera efficace al suo rinnovamento. Ricci, morto prima della conclusione dei lavori, e consapevole ormai dello stravolgimento arrecato all’opera, scrisse un’invettiva dal significativo titolo Firenze ingrata dove, a chi lo accusava di “brutalismo” e di non aver rispettato la stori architettonica della città, rispondeva così:

 

La modernità non inficia, anzi rinnova, il dialogo con il passato lontano e recente, inteso come stimolo di nuova creatività   (Leonardo Ricci

 

Seppur modificato il 23 gennaio 2012 finalmente il nuovo Palazzo di Giustizia è stato inaugurato dal Ministro della Giustizia Paola Severino e dal sindaco di Firenze Matteo Renzi. Si tratta di un vero e proprio gigante di vetro rivestito di pietra di Santafiora che, con la sua colorazione fra il sabbia e il marrone, avrebbe dovuto aiutare l’integrazione dell’edificio nel contesto urbanistico di Firenze. Alcuni sostengono però che gli spigoli e l’eccessivo uso di materiali moderni rappresenti una netta contraddizione con l’eleganza della Cupola e del Campanile di Giotto. Insomma il Palazzo di Giustizia è un ulteriore motivo di discussione e divisione per i fiorentini ma dimostra che Firenze non ha esaurito la sua spinta creativa. E questo in barba anche al sito VirtualTourist che nel 2011 ha collocato lo stesso Palazzo di Giustizia al quinto posto tra i dieci edifici più brutti al mondo.

Il 12 giugno 2015 il palazzo è stato intitolato a Piero Calamandrei uno dei Padri Costituenti della Repubblica Italiana.

Daniele Niccoli

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