“Firenze 365”: avvenimenti, personaggi e aneddoti della storia della Città del Fiore

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“I fiorentini da sempre si sono divisi su tutto, ma non su Firenze. Guai a chi gliela tocca. Tutto è in discussione ma non la città del giglio. Sempre pronto all’invettiva, polemico fino al midollo, il fiorentino ha criticato ciò che lui stesso ha fatto (figuriamoci quello che hanno fatto gli altri!), ma non si è fermato al giudizio si è rimboccato le maniche, magari ha smoccolato un po’, ma alla fine ha costruito una delle città più belle del mondo”

Inizia così il viaggio nello spazio e nel tempo che Daniele Niccoli, alla prima prova come scrittore, ha percorso per soddisfare la propria curiosità e per regalarci, alla fine, una Firenze un po’ meno cartolina, ma molto più umana di quella che siamo soliti sentirci raccontare.

Firenze 365, questo il titolo del libro edito da Apice Libri, e disponibile dal 16 novembre nelle librerie. Non un trattato di storia, non un insieme di biografie né tanto meno un romanzo. Semplicemente il racconto giorno per giorno della nostra storia e della nostra quotidianità. Un modo, tra citazioni, aneddoti e battute, per trovare la nostra vera “semenza”.

“E alla fine, diciamola tutta, il fiorentino è presuntuoso e spocchioso, ma era abituato a battere il fiorino, mentre ora si deve accontentare di sgualcire l’euro. Unn’è la stessa cosa”.

Daniele Niccoli però è, come avrebbero detto altri, ‘un fiorentino di Sesto’ e non poteva non considerare la città che lo ha cresciuto.

“Protagonista di questo viaggio è anche chi abita immediatamente a nord di Firenze, lungo la vecchia via Cassia, esattamente al sesto miglio. Sono coloro che hanno il coraggio di non dichiararsi fiorentini ma, fiorentini di Sesto, che non è la stessa cosa. Hanno meno storia alle loro spalle e meno glorie da raccontare. Sono meno raffinati degli abitanti della città del fiore, non mangiano la bistecca e neppure il lampredotto, ma le budella di maiale. Non sono depositari del sapere  come i grandi di Firenze, hanno solo l’impenitenza del loro Pinocchio, eppure sono protagonisti di una storia non meno nobile, quella che si costruisce giorno per giorno”.

Il viaggio, insomma, si prolunga e forse, come vorrebbe Ulisse, non finisce mai. Buona lettura.

“Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza” (Dante, Inferno, Canto XXVI)

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