Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri
Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno
Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza (Dante, Inferno, canto XXVI)
6 dicembre 1980 – Primo concerto dei Litfiba
Alla fine dell’Ottocento, con l’affermarsi del Partito Socialista, su tutto il territorio italiano nacquero le prime Case del Popolo, strutture che furono allo stesso tempo sede della nuova organizzazione politica e centri di aggregazione, solidarietà e ricreazione. Queste realtà trovarono terreno particolarmente fertile nella provincia di Firenze dove, all’avvento del fascismo, se ne contavano già settantacinque.
La tradizione associativa si è ulteriormente rafforzata nell’immediato dopoguerra e si mantiene fino ai nostri giorni nonostante la crisi dei partiti, compresi quelli della sinistra.
All’inizio degli anni Ottanta visse un periodo di particolare notorietà presso i giovani, la Casa del Popolo di Settignano che, in quanto sede delle esibizioni dei gruppi della New Wave fiorentina, fu rinominata Rokkoteca Brighton. Andavano per la maggiore gruppi quali i Diaframma e i Neon, ma intanto, in una cantina-appartamento di via de’ Bardi, stava per nascere il vero fenomeno rock di Firenze. Ci abitava Federico Renzulli che all’epoca si definiva l’unico punk di Firenze e che riuscì raccogliere intorno a sé un gruppo di musicisti con cui condividere l’amore per la new wave: Gianni Marocccolo che suonava il basso, Antonio Aiazzi alle tastiere e Francesco Calamai alla batteria. Mancava il cantante-frontman che fu individuato nel diciottenne Pietro Pelù reduce da un viaggio in Inghilterra dove era rimasto deluso dai gruppi punk che giudicava imborghesiti. Il nome del gruppo fu un’idea di Renzulli legata al suo vecchio impiego come operatore telex: LITFIBA cioè L (sigla fissa di chiamata del sistema iricon), IT (Italia), FI (Firenze), BA (via de’ Bardi).
L’esordio dal vivo avvenne il 6 dicembre 1980 alla Rokkoteca di Brighton. Tra i brani anche A Satana, una canzone contro la guerra che diventò un classico dei concerti dei primi Litfiba, ma che non è mai stata pubblicata in un album. L’esordio con il basso cupo e ossessivo di Maroccolo introduceva l’inquadratura di una bara a centro palco da cui usciva Pelù declamando i primi versi prima di lanciarsi sul pubblico.
Sangue scuro che avanza
dalla parte scura
il fronte dei cadaveri
divora ogni cosa vivente
e Satana padrone
è a capo del suo carro di teste umane
folle delirante generale
del suo esercito di scarafaggi nucleari
La torcia di Palak a nulla è servita
Non c’è guerra senza odio
Non c’è guerra senza affari (Litfiba)
Daniele Niccoli
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