Sabato 26 ottobre si è tenuto a Calenzano in villa Petruzzi il Convegno Nazionale “La Crisi dei legami e il trauma della Perdita” promosso dall’Istituto Alfred Adler di Reggio Emilia.
Il Presidente dell’Istituto dott. Giansecondo Mazzoli (Oltre che attuale presidente della SIPI, (Società Italiana Psicologia Individuale) ha dato il via ai lavori della giornata che hanno visto coinvolti più professionisti di realtà diverse dialogare su temi comuni.
L’evento organizzato dallo Psicoterapeuta fiorentino Giovanni De Santis e ospitato dal Presidente della BB Holding di Calenzano, Marco Bartoletti è stato accolto dai presenti con partecipazione attiva e spirito di curiosità.
La giornata è partita subito ricca di spunti grazie anche all’intervento appassionato del sindaco di Calenzano, Riccardo Prestini, che è riuscito in pieno a coinvolgere la platea fin dai suoi saluti i9stituzionali: “La solitudine di chi deve affrontare il trauma della perdita viene accentuata dalla mancanza di un sistema di relazione e coesione sociale che può aiutare i singoli nei momenti difficili”. Il tema della crisi dei legami è, difatti, un fenomeno riscontrabile in vari contesti di vita.
I relatori, noti professionisti nazionali del mondo della Psicologiae Psicoterapia adleriana e non solo, come il prof. Ugo Sodini (clinico esperto di Storia della Psicologia e profondo conoscitore del pensiero aderiamo), la prof.ssa Universitaria Assunta Viteritti (Sociologa dell’Università dellaSaèienza, Roma) e la dott.ssa Sabrina Cabassi (Psicoterapeuta Adleriana, EMDR, Sarzana), hanno saputo animare un coinvolgente dibattito anche tra quei partecipanti ch non si erano ancora affacciati alla teoria e metodologia Adleriana.
La suggestiva location “Villa Petruzzi”, con lo staff della BB Holding di Calenzano, in primis, il suo presidente Marco Bartoletti, hanno apertole loro braccia favorendo quello che alla fine della giornata è risultato come vero e proprio atto preventivo da compiere, quando si attraversano lutti o quando si rischia un “Trauma della Perdita”, ovvero favorire e “indirizzare” il sentimento sociale, sentimento innato in tutti noi.
