A Sesto Fiorentino è calda la discussione sulla variante Ginori, adottata dal Consiglio comunale alla fine di luglio. Lorenzo Zambini, capogruppo del Partito Democratico, l’ha definita povera culturalmente e politicamente, mentre un nostro lettore (che preferisce restare anonimo) ha inviato al sindaco Lorenzo Falchi, il 7 ottobre scorso, una lettera per chiedere la destinazione dell’area Ginori a un giardino artistico.
Il lettore sopra menzionato e altri cittadini hanno costituito il “Comitato Area Ginori” che ha lanciato, su change.org, la petizione “Area Ginori: arte e cultura al posto del cemento”. Riportiamo la prima parte della petizione:
“Il verde che circonda il Museo e la Manifattura Ginori, terreni acquistati per il salvataggio della fabbrica da Unicoop, verrà destinato alla costruzione di edifici commerciali e abitativi. In questa zona, nel giro di pochi chilometri, sono stati aperti diversi Centri Commerciali di medie e grandi dimensioni, oltre al fatto che la Coop del Neto è da poco stata ristrutturata.
Quindi, perché costruire un altro centro commerciale e ancora appartamenti se la popolazione sestese non aumenta?
Con profonda convinzione e in nome dei nostri figli e di quel futuro che noi adulti siamo chiamati a salvaguardare,
CHIEDIAMO CON QUESTA PETIZIONE
di valorizzare l’area circostante la fabbrica Ginori e il Museo della manifattura di Doccia con un GIARDINO ARTISTICO“