Variante Ginori, un lettore scrive al sindaco Falchi: “Destiniamo l’area a un giardino artistico”

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Lorenzo Falchi

Sta facendo discutere la variante Ginori, adottata dal Consiglio comunale di Sesto Fiorentino nella seduta del 29 luglio scorso. Tuttosesto.net ha ricevuto la seguente lettera indirizzata al sindaco Lorenzo Falchi da parte di un lettore (lo ringraziamo per il contributo) che preferisce restare anonimo.

Gent.mo Sindaco, 
sono un abitante che vive nella zona vicino al Museo Ginori. La mia professione è sempre stata centrata sulla pedagogia e sui temi dell’educazione all’infanzia. 

Non entro nel merito della discussione politica del Consiglio comunale, anzi da profana, penso che sia giusto osservare invece che giudicare.

Entro in merito invece su un altro piano, sul confronto di idee di destinazione uso di quell’area. Naturalmente non ho nessuna forma di presunzione, sia di natura professionale che di originalità, (quasi sicuramente avrà avuto una miriade di proposte in merito), la mia nasce semplicemente come esigenza di scambio di idee e di valori etici da riconfermare anche sul piano delle vostre scelte politiche.

Oggi i ragazzi italiani scendono in piazza per ricordare a noi adulti che è arrivato il momento di fermarci e di mettere uno stop all’immissione dei gas serra.

Il verde che circonda il museo Ginori da quanto ho capito verrà destinato alla costruzione di edifici commerciali e abitativi. 

Ecco Le voglio chiedere con profonda convinzione e in nome dei nostri figli e di quel futuro che noi adulti siamo chiamati a salvaguardare, di NON COSTRUIRE PIÙ, ma di destinare quell’area verde a un GIARDINO ARTISTICO, in cui le famiglie possano vivere le opere d’arte ideate, anche dagli studenti del liceo artistico presente nel nostro Comune e che potranno essere dislocate nell’area affianco al Museo Ginori.

Destinare quell’area ad una riqualificazione Green (tema un po’ usato, ma di primaria e fondamentale importanza) ed inglobata nel rilancio del Museo Ginori ha una valenza, non solo in questa ottica, ma anche di valorizzazione del bello, dell’accesso libero all’arte, di cura a vari livelli del nostro patrimonio artistico e ambientale. 

Ci pensi signor sindaco.

Questa scelta, che va contro agli interessi commerciali e di facile e breve economia, assume una prospettiva a lungo termine, di inversione ad una logica di “cattivo”  sfruttamento delle risorse territoriali, ma di PIENA VALORIZZAZIONE A PIU LIVELLI che il nostro territorio ci offre, basta osservarlo e recuperarlo nel rispetto della vita.

Ringraziandola della Sua attenzione, rimango a disposizione per un confronto.

Cordiali saluti“.

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