“Dopo la pandemia, la Toscana riparta mettendo al centro la salute ambientale e umana, prerequisito fondamentale per un sano sviluppo economico. Per questo chiediamo alla Regione di fermare l’iter per il nuovo progetto di aeroporto. Non potrebbe esserci momento peggiore per rilanciare per l’ennesima volta un progetto sbagliato come questo, dato che a causa delle conseguenze della pandemia da Covid-19 l’industria dell’aviazione ha un futuro alquanto incerto e non sappiamo se la maggior parte delle compagnie aeree sopravviverà a un blocco dei viaggi di medio e lungo periodo”.
Ad affermarlo sono il candidato presidente della Regione per Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori, insieme al collega consigliere regionale Paolo Sarti e ai consiglieri di Firenze Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune) e di Pisa Francesco Auletta (Diritti in Comune).
Il gruppo regionale Toscana a sinistra ha presentato in proposito una mozione che impegna la Giunta a non avviare l’iter per la variante al PIT con la previsione di una nuova pista parallela e a dare immediata applicazione alle prescrizioni contenute nella valutazione d’impatto ambientale del 2003 per la mitigazione degli effetti del traffico aereo dell’attuale pista aeroportuale sui quartieri di Quaracchi, Brozzi e Peretola. “E’ tempo di procedere senza indugi alla realizzazione del parco agricolo della piana valorizzando il Polo Scientifico Universitario di Sesto Fiorentino e aprendo un tavolo di confronto con tutti i Comuni interessati alla pianificazione condivisa dell’area, dopo anni di scontro con la Regione”, hanno aggiunto i consiglieri.
“Le ripetute bocciature da parte del Tar e del Consiglio di Stato – affermano gli esponenti della sinistra in Regione e nei consigli comunali di Firenze e Pisa – hanno dimostrato inequivocabilmente che il progetto di ampliamento di Peretola auspicato da Toscana Aeroporti e avallato dalla Regione è incompatibile con l’assetto e l’equilibrio della piana e in contraddizione con l’obiettivo del contrasto al cambiamento climatico. Il pesante inquinamento dell’area è stato certificato anche dal recente Accordo di Programma sul miglioramento della qualità dell’aria nella regione, firmato dal Ministro dell’ambiente e e dal presidente Rossi”.
“A maggior ragione considerando le conseguenze della pandemia da Covid-19 – concludono Fattori, Sarti, Bundu, Palagi e Auletta – occorre restituire la parola alle comunità, aprendo una nuova pagina nella gestione del territorio e normalizzando i rapporti tra la Regione e i Comuni della Piana”.