Banchelli verso Barbiana: da Sesto a Monte Senario (via Cercina)

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Banchelli-Bosi
Da sinistra: Piero Bosi e Marco Banchelli

E come poteva l’itinerario ideale di questo mio “cammino” da Calenzano a Barbiana sulle tracce di Don Milani, non passare dai luoghi dove sono nato e dove più di tutti nel mio quotidiano ho tentato di vivere ciò che da strade e piste del mondo imparavo. Ed eccomi quindi a Sesto Fiorentino e l’incontro con una nuova amicizia apparentemente “per caso”, con una persona fondamentale nel mio viaggio verso Barbiana: Piero Bosi. Se lui, da sempre socio della Fondazione Don Lorenzo Milani, non mi avesse invitato un giorno della primavera 2017 ad accompagnarlo per una delle visite che la Fondazione organizza per scuole e gruppi vari, probabilmente avrei continuato a rimanere appena ai margini di questa grande storia del prete-maestro ribelle ma obbediente. Tra l’altro, Piero, all’indomani della morte di Don Milani, fondò a Sesto e proprio insieme a Michele Gesualdi, storico allievo di Barbiana, una Scuola Popolare che in un certo senso riprendeva anche l’impostazione che il priore, allora cappellano di Don Pugi, aveva dato a quella di Calenzano negli anni precedenti al suo “esilio”. Lo stesso Bosi mi ha poi ulteriormente reso partecipe di quella scuola grazie all’incontro con la mitica Luana, moglie di Mario Rosi, che ne erano stati allievi. E pensare che proprio a San Donato ero presente all’ultimo saluto ad uno degli storici di Calenzano, Maresco Ballini. Un incredibile destino l’ha voluto portare di nuovo a fianco di Don Lorenzo nel dicembre 2018, dopo che nel gennaio dello stesso anno proprio Gesualdi lo aveva preceduto.

Prima di iniziare la salita, come non soffermarsi a San Martino! Giusto il tempo di scoprire che proprio l’attrice sestese Gianna Giachetti ebbe il ruolo dell’autentica “padrona di casa” di Barbiana, Eda Pelagatti, figlia di Giulia. Nel film dove Don Milani fu magistralmente interpretato da Sergio Castellitto. Incredibile! Come se ogni “traccia” ne generasse altre, di continuo.

Preziosa guida nel mondo che più mi affascina di Don Lorenzo Milani, quello degli “anni del buio”, di quelli che mai ne voleva parlare e che pure così determinanti sono stati per la sua vita e le sue scelte, si è poi rivelato un altro amico. Ma Fabrizio Borghini, preparatissimo e saggio giornalista e scrittore, lo ritrovo proprio durante la salita, verso Cercina. Nel suo libro “Lorenzo Milani, gli anni del privilegio”, infatti, oltre a una raccolta di testimonianze dirette, apprendo che la famiglia Milani, già dagli anni trenta andava in villeggiatura a Castiglioncello: il “mio” mare! Confesso che da allora ogni volta che sono da quelle parti, vado alla Villa che li ospitava o magari sugli scogli poco lontano, con l’impressione di incontrare anche lì Lorenzo: piccolo, e magari spesso, triste e spaesato. E non mi dilungo adesso sul nesso Castiglioncello-Cercina: che troppo riguarda un’altra storia.

Certo è che da Cercina passammo anche quel settembre del 1983, proprio sulla strada di Monte Senario. Un bel gruppo guidato da Don Silvano Nistri di cui faceva parte anche Carla Carotti, mamma di Sandra; di quegli anni del Gualdo ricordo con piacere anche una bella nostra amicizia. Sicuramente anche per la mia grande ignoranza, ho saputo solo molto dopo che pur avendo incontrato svariate volte Michele Gesualdi nella sua veste di Presidente della Provincia, lui fosse il marito (e padre d Sandra), oltre che ex allievo di Barbiana, come del resto lo fu la stessa Carla e anche suo fratello, Giancarlo Carotti.
Di sicuro, tante di queste “presenze” le ritroverò inevitabilmente anche all’arrivo.

MARCO BANCHELLI

 

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