A margine di un comizio tenuto in piazza del Duomo a Firenze, la candidata del centrodestra alle prossime elezioni regionali (in programma a settembre), Susanna Ceccardi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media presenti, tra cui tuttosesto.net
Tra gli argomenti trattati anche l’ampliamento dell’aeroporto:
“Sono pronta, non ho paura”
“Gli avversari dicono che io sono anti-fiorentina, dicono che indosso la mascherina di pizzo traforato e invece dentro ha il cotone. Dicono, con un po’ di sessismo, che sono Salvini in gonnella. Dicono che sono inadeguata e magari arriveranno a dire che non ho mai fatto il sindaco. Dicono tante storie gli avversari. C’è una storytelling negativa sulla mia figura che la sinistra sta facendo. Mobiliteranno le masse contro il mio presunto fascismo, ma io sono nipote di un partigiano ammazzato dai fascisti. Ne diranno tantissime e saremo sotto un fuoco incrociato di critiche e accuse infondate. Sono pronta. L’ho fatto tante volte. Ho resistito fino ad ora a tutte le accuse che mi hanno rivolto. Sono pronta anche questa volta e non ho paura. Questo è già un buon punto di partenza”.
L’aeroporto
“E’ sicuro che deve essere messo in sicurezza. Avessero detto la verità ai fiorentini, cioè quello che ha detto il Tar e quindi che quel masterplan così fatto non andava bene, così come avevamo detto noi, avrebbero forse guadagnato tempo per i fiorentini e per l’aeroporto di Firenze. Invece hanno perso più di cinquanta anni dietro promesse vane che non hanno mantenuto. Noi diciamo la verità: l’ampliamento dell’aeroporto di Firenze e la messa in sicurezza dello stesso aeroporto cozzano con dei problemi ambientali che vanno analizzati tecnicamente in maniera adeguata. Bisogna metterci la testa e il cuore, ma bisogna rispettare le norme. Alle aziende che vogliano investire, compreso il socio argentino, noi apriamo le porte, diamo il benvenuto e diciamo loro ‘mettiamoci al tavolo’. Io parlo con i soci di Toscana Aeroporti e loro sanno che voglio uno sviluppo integrato degli aeroporti di Pisa e Firenze, ma deve essere uno sviluppo sostenibile e credibile. Con noi avrebbero sicuramente perso meno tempo”.