Sale a otto il numero complessivo di interdittive antimafia adottate da aprile ad oggi dal prefetto di Firenze, che ha firmato altri tre provvedimenti riguardanti due società con sede a Campi Bisenzio e un’impresa individuale con sede a Calenzano, tutte operanti nel settore del commercio dei pallets.
L’intervento scaturisce dagli approfondimenti condotti dal Gruppo Interforze della Prefettura effettuati nell’ambito dell’inchiesta “Golden Wood”, che ha portato ad una maxi operazione svolta a Prato dalla Guardia di Finanza, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, un’indagine con importanti ramificazioni anche nel territorio fiorentino.
Questa ulteriore azione rafforza l’attività messa in campo in chiave anticipatoria per contrastare ogni forma di illegalità a tutela dell’economia sana, in un contesto dove risulta significativo il rischio di infiltrazioni nel tessuto produttivo locale.
Il contrasto alla criminalità organizzata costituisce uno degli obiettivi primari dell’azione della Prefettura, soprattutto nell’attuale congiuntura, dove le difficoltà di imprese ed esercizi commerciali, fortemente provati dal prolungato periodo di lockdown e dalla conseguente crisi di liquidità, mettono prepotentemente a rischio la tenuta dell’economia legale. Massima è quindi l’attenzione per intercettare tentativi infiltrativi.
Il prefetto esprime infine plauso e soddisfazione alle donne e agli uomini del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Firenze, che, nell’ambito di specifiche attività di monitoraggio, prevenzione e contrasto dell’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico e sociale, hanno segnalato all’INPS 52 soggetti percettori del reddito di cittadinanza, che avevano omesso di indicare nelle domande di richiesta di aver subito condanne per gravi delitti.
Prefettura di Firenze