Ancora una misura sugli affitti per prevenire un’emergenza abitativa legata alle conseguenze della pandemia. Il Comune di Calenzano ha sottoscritto oggi un protocollo di intesa con il SUNIA, per estendere la riduzione dell’IMU, oltre che alle abitazioni locate a canone calmierato, anche a chi riduce il canone di libero mercato per almeno sei mesi.
In particolare l’aliquota IMU agevolata sarà estesa anche alle case affittate con contratto 4+4, con un canone ridotto della misura prevista dai patti territoriali, per almeno sei mesi. Questo si aggiunge al contributo straordinario all’affitto e al contributo ordinario, la cui richiesta scade il 10 agosto.
“L’emergenza Covid-19 e la conseguente crisi economica di molte famiglie – ha commentato l’Assessore alle Politiche Sociali, Stefano Pelagatti –, rischia di portare ad una vera e propria emergenza casa. Per questo, oltre al contributo straordinario che abbiamo già erogato per i mesi di aprile e maggio, prevediamo questa ulteriore misura, a favore dei proprietari che apporteranno una riduzione dei canoni”.
L’aliquota agevolata dell’IMU, fissata allo 0,71%, sarà riconosciuta dietro istanza da parte del proprietario dell’abitazione, corredata da contratto di locazione e scrittura privata che attesti la riduzione del canone, entrambi registrati. Per la verifica dei requisiti il comune potrà avvalersi del supporto delle associazioni firmatarie degli accordi territoriali, tramite specifiche convenzioni.
“Siamo contenti di sperimentare un protocollo assolutamente inedito sul territorio toscano – ha commentato il responsabile del Sunia per il Comune di Calenzano – che inserisce per la prima volta una nuova possibilità, utile alle parti per diminuire il contenzioso dovuto alla morosità, che potrebbe determinarsi a causa dell’Epidemia Covid-19, fornendo allo stesso tempo un supporto fiscale ai proprietari che decideranno di aderire. Calenzano è il primo comune toscano a prevedere un tale strumento e ci auguriamo che sia l’apripista per altri territori, che volessero implementare buone pratiche come questa”.
Comune di Calenzano