Baratti (Lega Calenzano): “Bocciata mozione su maggior utilizzo dello St. Art eventi”

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Daniele Baratti

Durante la seduta di martedì 29 settembre il Consiglio comunale di Calenzano ha respinto la mozione presentata dalla Lega sull’immobile St. Art  eventi. Duro il commento di Daniele Baratti, capogruppo del Carroccio:

 

L’immobile, di proprietà della Calenzano Comune srl e costato 1.735.000,00 euro, risulta in concessione ad  ATC di Calenzano la quale provvede alla manutenzione ordinaria dello stesso. 

 

Esaminando il periodo dal 2007 al 2017 (dati ricevuti mediante un accesso agli atti del 2019), le spese sostenute dal Comune per investimenti e manutenzione straordinaria ammontano a circa 688mila euro. A questa cifra dobbiamo aggiungere i contributi della Regione che ammontano a circa 508mila euro. Un totale di oltre un milione di euro per una struttura che, al di là di alcuni eventi durante l’anno, spesso risulta chiusa e inutilizzata. 
Proprio per questo, ritenendo necessario intervenire al fine di utilizzare maggiormente tale immobile, abbiamo presentato una mozione. Con tale atto si impegnava il Sindaco ad aprire un tavolo di confronto mediante la commissione competente per valutare come valorizzare ed utilizzare maggiormente l’immobile St.Art Eventi. 

 

È stato confermato che vi è un sottoutilizzo di questa struttura rispetto alle proprie potenzialità ma che risulta difficile trovare una soluzione. In passato, almeno secondo quanto riferito dal Sindaco, sono stati effettuati alcuni tentativi per promuovere tale struttura con esiti poco soddisfacenti. Perché non provare di nuovo? Se non siamo in grado di trovare una migliore collocazione a tale immobile forse è opportuno valutare l’ipotesi di vendere.

 

Non possiamo pensare di continuare a sostenere tali costi solo per pochi eventi. Infatti, a breve, é previsto un intervento di rifacimento della guaina del tetto che comporterà la spesa di circa 30mila euro. Siamo perplessi dall’ atteggiamento di chiusura da parte di questa amministrazione. Aprire un dibattito in commissione, valutando anche la partecipazione di esperti del settore, rimane tutt’oggi un tentativo che crediamo sia doveroso fare”. 

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