Yiftalem Parigi ha 21 anni, vive a Firenze dove frequenta la facoltà d’economia e per pagarsi gli studi fa consegne a domicilio. Alla fine di settembre è stato eletto primo sindacalista dei rider.
Ora, però, il rappresentante per la sicurezza si trova davanti a un “ricatto”. La parola viene utilizzata in un post Facebook da Lorenzo Zambini, capogruppo del Partito Democratico di Sesto Fiorentino, che spiega la situazione:
“Nel 2020 quello che sta vivendo Yiftalem Parigi è qualcosa di inaccettabile e disgustoso. Il primo sindacalista rider, eletto pochi giorni fa come rappresentate per la sicurezza dei riders con Nidil-Cgil, viene messo davanti a un ricatto da parte di una multinazionale del food delivery: o firma il nuovo contratto di categoria (di Assodelivery con l’Ugl, contrari tutti gli altri sindacati) o viene licenziato perdendo il suo posto di lavoro.
Per contrastare quel contratto i riders sono mobilitati da settimane, si sono organizzati iscrivendosi al sindacato e stanno conducendo una grande battaglia.
I tempi si sa che cambiano, ma certe cose non cambiano mai. Stiamo parlando di avere garantiti diritti fondamentali, si parla di sicurezza e di uscire da una condizione lavorativa inaccettabile. Se qualcuno pensa che sia un problema solo loro si sbaglia di grosso, la loro battaglia è la battaglia di tutti. I diritti dei lavoratori non sono negoziabili”.
Nel 2020 quello che sta vivendo Yiftalem Parigi è qualcosa di inaccettabile e disgustoso. Il primo sindacalista rider,…
Publiée par Lorenzo Zambini sur Mercredi 21 octobre 2020