Aveva ragione la Filcams Cgil. Dopo che Ikea a Firenze aveva unilateralmente cambiato il numero dei clienti che potevano essere in contemporanea all’interno del negozio, innalzandolo da 1200 a 1688, ora la stessa società torna coscienziosamente sui suoi passi, riportandolo a 1200.
“È accaduto nell’incontro nazionale, avvenuto il 28 ottobre in modalità telematica causa Covid-19 – sostiene Umberto Marchi della Filcams Cgil di Firenze -, un incontro voluto per discutere del rinnovo del contratto integrativo aziendale; Ikea, a quel tavolo, ha parlato del caso Firenze e dei numeri aumentati (è successo anche in altri territori). Ikea con i propri dirigenti nazionali, al tavolo di concertazione, ha anche cercato di attaccare l’operato delle RSU e dei RLS del negozio di Firenze, così come ha cercato di andare contro la Filcams fiorentina, ma il funzionario nazionale della Filcams, supportato anche dalle altre sigle sindacali, ha invece sostenuto quanto fatto dal territorio, richiamando Ikea a un maggior senso di responsabilità, chiedendole di ritornare sui propri passi rimettendo il numero degli ingressi della primavera scorsa”.
“Dobbiamo rilevare che il marchio svedese – continua il sindacalista -, pur senza dare risposte immediate, ha comunque riflettuto, accogliendo successivamente e positivamente le richieste partite proprio dal nostro territorio, comunicando nella mattinata del 30 ottobre, probabilmente anche a causa dei numeri dei contagi sempre di più in aumento, che tornare indietro non era una sconfitta ma la dimostrazione di un senso di responsabilità e di attenzione verso i propri lavoratori preoccupati e dei clienti tutti”.
“Vogliamo prendere positivamente quanto Ikea sta facendo – conclude Marchi -, ringraziandola per aver rivisto responsabilmente la propria posizione, ma la invitiamo per il futuro a relazioni sindacali serie e costruttive senza fare corse in avanti. A partire proprio dalle RSU e dalla Filcams di Firenze, la invitiamo a riflettere sull’opportunità, visto il momento particolare che il mondo intero sta vivendo, di chiudere i negozi nei giorni festivi presi d’assalto da avventori in particolare nel periodo invernale. Invitiamo le autorità a vigilare sul rispetto delle regole, a salvaguardia della salute pubblica”.