Alla cerimonia, tenutasi nella mattinata di giovedì 18 febbraio presso la biblioteca Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino, hanno partecipato il sindaco Lorenzo Falchi, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, il presidente della Federciclismo Renato Di Rocco e, naturalmente, tanti dei campioni guidati al successo da Alfredo Martini: Giuseppe Saronni, Moreno Argentin, Gianni Bugno, Maurizio Fondriest, Mario Cipollini, Paolo Bettini e Alessandro Ballan.
Il sindaco Lorenzo Falchi, a nome della comunità sestese, ha voluto ricordare soprattutto l’uomo Alfredo Martini, il suo impegno sociale, la sua grande passione civile, la sua partecipazione alle iniziative per la pace e il grande lavoro nelle scuole per promuovere i valori positivi dello sport. Poi con un post sulla pagina Facebook ha chiosato così la giornata:
Durante la mattinata abbiamo intervistato in esclusiva anche Mario Cipollini e Paolo Bettini. Il primo campione del mondo a Zolder nel 2002, il secondo, commissario tecnico della nazionale italiana dal 2010 al 2013, Campione Olimpico ad Atene nel 2004 e Campione del Mondo nel 2006 e nel 2007 rispettivamente a Salisburgo e Stoccarda.
- “La bici crea sensazioni di libertà. La bici rende liberi. È un bene sociale. Regala serenità. Grazie alla bici, noi imparavamo a conoscere il mondo: scoprivamo luoghi, incontravamo persone. E apprendevamo le regole. Andare a letto presto, svegliarsi presto, mangiare cibi sani, alzarsi da tavola ancora un po’ affamati, rinunciare persino al bicchiere di vino, riposare. E le regole, imparate, acquisite, digerite, non pesavano più. Chi fa sport, prende buone abitudini e le buone abitudini non si perdono facilmente” (Alfredo Martini)
STEFANO NICCOLI