“La nuova stagione”: la campagna elettorale di Lorenzo Falchi entra nel vivo

2
741
Falchi
Da sinistra: Lorenzo Stefani, Claudia Pecchioli, Lorenzo Falchi, Camilla Sanquerin, Gualberto Fiori, Irene Falchini

La nuova stagione”: lo slogan della campagna elettorale di Lorenzo Falchi in vista delle elezioni comunali d’autunno campeggia al Parco di Quinto Basso in via Fabrizio Dè Andre. 

Erano in più di cento, nella serata di mercoledì 14 luglio, alla presentazione del programma elettorale del candidato sindaco, primo cittadino uscente, sostenuto da Sinistra Italiana, forza politica cui Falchi è iscritto, Partito Democratico, Per Sesto, Ecolò e Volt. 

Abbiamo provato a immaginare la Sesto di domani dividendola in cinque città: 1) la città dei saperi e delle politiche educative e culturali; 2) la città che cambia incentrata sulle politiche urbanistiche; 3) la città delle politiche sociali e per il diritto alla casa e allo sport; 4) la città che respira; 5) la città che cresce”, ha esordito Lorenzo Falchi. 

A spiegare uno per uno i cinque punti dell’accordo 2021-2026 sono stati rispettivamente Claudia Pecchioli del Partito Democratico, già scelta come vice sindaco in caso di vittoria della coalizione di centrosinistra alle elezioni, Lorenzo Stefani di Volt, Camilla Sanquerin di Per Sesto, Gualberto Fiori di Ecolò e Irene Falchini di Sinistra Italiana. 

Il sostegno del Pd a Lorenzo Falchi è un fatto importante  Sono state superate le divisioni passate con l’obiettivo di aprire una nuova stagione politica. Questo vuol dire che il centrosinistra è unito – ha detto Claudia Pecchioli -. (…) E’ fondamentale sostenere le famiglie e le donne. Dobbiamo investire nell’edilizia scolastica. Sarà fondamentale lo spostamento del Liceo Agnoletti al Polo Scientifico, ma la Città Metropolitana dovrà impegnarsi anche sulle altre scuole superiori di Sesto. La scuola è una priorità per noi, così come le politiche culturali. Penso al Polo di Doccia, alla Lucciola e al Museo Ginori. Dobbiamo amministrare bene la nostra città, ma dobbiamo cercare anche di guardare oltre i nostri confini comunali”.

Volt è un partito presente in tutta Europa. Vogliamo portare il cambiamento anche a Sesto Fiorentino, da qui la città che cambia. La pandemia ci ha fatto scoprire vari aspetti: gli spazi verdi sono stati rivalutati, la qualità dell’aria è migliorata, serve una maggiore connessione a Internet e tanti spazi possono essere recuperati senza costruire da zero – ha spiegato Lorenzo Stefani -. Alcune aree sono centrali per Sesto: il Parco della Piana, l’Osmannoro, il Polo Scientifico che dovrà essere più facilmente raggiungile dai mezzi pubblici. Capitolo aeroporto: siamo contrari alla nuova pista, non abbiamo bisogno di un aeroporto più grande. E’ necessario, inoltre, recuperare la Caserma Donati con prezzi calmierati per andare incontro alle esigenze delle giovani coppie. Turismo: la Manifattura Ginori merita una rivisitazione turistica e il Museo deve essere espanso e valorizzato”.

Dovremo sostenere le fasce più fragili attraverso le risorse comunali puntando su una progettualità forte e sulla collaborazione col terzo settore – ha dichiarato Camilla Sanquerin -. Avremo a che fare con una nuova povertà. E’ il caso, ad esempio, della GKN. Dovremo vedere quali conseguenze avrà questa crisi sul nostro territorio. Dovremo, inoltre, continuare a impegnarci sull’edilizia residenziale pubblica. (…) In questo periodo è importante fare rete, ad esempio tra le politiche sociali e quelle sanitarie. Prima di tutto, però, è importante condividere alcuni valori fondanti: la pace, la promozione di iniziative come Sesto Mondo, i diritti delle nuove famiglie e degli immigrati, la violenza contro le donne”. 

Il cambiamento climatico è una realtà assodata. I prossimi cinque anni saranno cruciali localmente e globalmente. O minimizziamo i problemi o ci rimbocchiamo le maniche trovando soluzioni – ha sottolineato Gualberto Fiori -. Il nostro obiettivo è far sì che Sesto diventi uno de Comuni più all’avanguardia nella transizione ecologica. Vogliamo ridurre di almeno il 30% le emissioni di CO2 e promuovere comunità energetiche autosufficienti. Inoltre vogliamo che Sesto si caratterizzi per una neutralità carbonica: a tal proposito abbiamo pensato a dei programmi di rimboschimento. La tariffazione puntuale sarà imprescindibile: meno rifiuti si producono, meno si paga. Vogliamo che il servizio idrico resti pubblico e incentivare la mobilità sostenibile“. 

Il lavoro è centrale. Per uno sviluppo sostenibile della Piana le forme di lavoro devono essere tutelate. Lo abbiamo visto, ad esempio, in Qualità & Servizi con la reintroduzione dell’articolo 18. La prossima amministrazione comunale deve far sì che Sesto continui ad attrarre investimenti come successo con Eli Lilly e Menarini”, le parole di Irene Falchini.

A concludere è stato il candidato sindaco Lorenzo Falchi: “Per la nostra comunità la data del 14 luglio è molto importante perché è l’anniversario della Battaglia degli Scollini. Per raccontare la Sesto del futuro non possiamo non pensare ai valori della Resistenza e della Costituzione. (…) ‘Non può esservi libertà senza giustizia sociale’ diceva Sandro Pertini. Quello che sta succedendo alla GKN di Campi Bisenzio è un fatto inaudito da rimandare al mittente. Le legislazioni degli ultimi trent’anni hanno svilito il ruolo e la dignità dei lavoratori. La prossima amministrazione comunale dovrà schierarsi a favore dei lavoratori e contro i fondi speculativi. (…) Non vogliamo grandi gruppi di interesse nella nostra campagna elettorale”, ha concluso il candidato sindaco soffermatosi, durante il suo intervento, anche sulle politiche sociali, educative, culturali, sportive, sul Parco della Piana, sul no alla nuova pista aeroportuale, sulla mobilità, sul Polo Scientifico e sul Piano Operativo Comunale.

Un monologo di circa venticinque minuti che Lorenzo Falchi ha voluto concludere con un passo, leggermente modificato, della canzone “A muso duro” di Pierangelo Bertoli: “Non staremo chiusi nei nostri confini amministrativi. (…). Sesto ha una lunga tradizione di buona politica e buon governo che noi vogliamo rinnovare. Vogliamo ripartire dopo un periodo molto difficile come questo aprendo una nuova stagione per Sesto Fiorentino e lo faremo insieme ‘con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro‘”.

STEFANO NICCOLI

2 COMMENTI

LASCIA UN COMMENTO