25 agosto 1996 – Milan ko, Supercoppa Italiana alla Fiorentina

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Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri 

Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza   (Dante, Inferno, canto XXVI)

25 agosto 1996 – La Fiorentina si aggiudica la Supercoppa Italiana

Il campionato di calcio 1995-96 vide come assoluto protagonista il Milan che, allenato da Fabio Capello, aveva inserito in un organico già forte, Roberto Baggio e George Weah. Vinse con otto punti di vantaggio. Tra le squadre che si classificarono a ridosso della squadra rossonera, ci fu la Fiorentina che si classificò quarta con 59 punti. Era una squadra piena di onesti faticatori ma con tre eccellenze assolute, Francesco Toldo, Manuel Rui Costa e, soprattutto, Gabriel Omar Batistuta.

Il bomber argentino, che l’anno precedente era stato capocannoniere, anche in quella stagione segnò ben 19 gol. Fu determinante soprattutto in Coppa Italia, trofeo che la Fiorentina si aggiudicò, vincendo tutte le partite, anche grazie anche alle sue 8 reti.

Memorabili le quattro segnate nelle semifinali contro l’Inter e le due segnate nella doppia finale contro l’Atalanta. Nonostante queste eccellenze quando, il 25 agosto 1996, si disputò la finale di Supercoppa italiana fra Milan e Fiorentina i pronostici erano tutti per la squadra rossonera che non aveva più Capello come allenatore, ma aveva appena vinto il quarto scudetto in cinque anni e godeva del vantaggio di giocare in casa.

La partita rimase in bilico fino all’83’ quando Batistuta, che aveva già segnato il gol del momentaneo vantaggio, decise che era giunta l’ora di chiudere i conti: con una punizione bomba alla destra di Sebastiano Rossi fiaccò definitivamente il Milan e corse verso la telecamera per regalare l’indimenticata dedica alla moglie:

Irina te amo 

Fu la prima volta nella storia del trofeo che la vittoria non andò a chi aveva conquistato lo scudetto. Non ci poteva essere regalo migliore per l’ACF Fiorentina che proprio il giorno successivo avrebbe compiuto settanta anni. Questa la formazione protagonista di quella vittoria:
Toldo, Carnasciali, Falcone, Amoruso, Firicano, Piacentini, Schwarz, Cois (91’ Pusceddu), Rui Costa (81’ Robbiati), Batistuta, Oliveira (87’ Bigica).
All. Claudio Ranieri

Batistuta ha vestito la maglia viola per nove stagioni diventando l’idolo della Curva Fiesole che nel 1995 dedicò al suo “Re Leone” un enorme statua realizzata dai maestri artigiani del Carnevale di Viareggio. Con 207 reti, Batistuta è il secondo nella classifica cannonieri di tutti i tempi dietro un altro grandissimo, Kurt Hamrin, che di gol ne ha segnati 208. Relativamente al campionato di serie A è però Batistuta a prevalere sullo svedese per 152 gol a 150.

DANIELE NICCOLI

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