E’ intervenuto giovedì 31 marzo in consiglio comunale il capofamiglia del nucleo di 8 membri provenienti dall’Afghanistan e ospitati a Calenzano, in un appartamento gestito dalla Caritas, in convenzione con la SdS Firenze nord-ovest, nell’ambito del progetto SAI (sistema di accoglienza e integrazione).
“Avevamo già incontrato la famiglia al loro arrivo sul nostro territorio – ha detto l’assessore al sociale Stefano Pelagatti -, ma ci è sembrato giusto invitarli in consiglio e dargli un benvenuto istituzionale, insieme a tutti i consiglieri, che si erano espressi all’unanimità, con l’ordine del giorno del settembre scorso, in favore di accoglienza e aiuti alla popolazione afghana. Lo ringraziamo per essere qui oggi”.
Nasdrullah ha 31 anni e a Kabul faceva il sarto per l’esercito italiano, fin dal 2009. Stava lavorando quando ha saputo che i talebani erano entrati nella capitale: “all’inizio nessuno di noi ci credeva, ci avevano messo troppo pochi. Tutti pensavamo che ci sarebbero voluti mesi ad arrivare a Kabul. Siamo corsi a casa, perché sapevamo che chi lavorava per l’esercito italiano o americano doveva scappare. Sono andato all’aeroporto militare, c’erano tantissime persone e avevo paura, ma sono riuscito a parlare con un militare italiano, che mi ha detto di portare la famiglia. Temevamo un attentato, perché all’aeroporto c’erano sempre più persone, anche diecimila. Dopo una notte siamo riusciti a partire. Vi ringrazio per l’ospitalità. Grazie per tutto”.
Comune di Calenzano