“In questi giorni leggiamo degli allarmati appelli del Governo nazionale in relazione alla cosiddetta “emergenza migranti”.
Apprendiamo dell’introduzione di nuove e più severe norme restrittive, di progetti di realizzazione di CPR straordinari, dell’utilizzo delle “forze armate”, dell’immancabile consueto progetto di “blocco navale”. Tutto questo mentre donne, uomini, bambini, muoiono in mare.
E allora partiamo dal fatto che il primo dovere morale di ogni governo, di ogni istituzione, di tutte e tutti noi è salvare le vite di chi fugge da guerre, torture, fame e povertà.
Detto ciò, segnaliamo che il fenomeno migratorio è strutturale da decine di anni, e che l’unica vera “emergenza” è rappresentata dalla totale mancanza di una politica di gestione adeguata: eppure il Governo si era detto pronto ad una rapida soluzione, salvo poi non sapere quale essa fosse e a rivolgere disperati appelli alle istituzioni europee. Sì, quelle stesse di cui dicevano di non aver bisogno al grido di “prima gli Italiani!”, lasciati soli dagli stessi alleati sovranisti di Polonia e Ungheria.
Come forza politica, vogliamo dare un contributo alla riflessione. Per questo, nel prossimo consiglio comunale tratteremo della gestione dei flussi migratori nel nostro territorio, e di come il nostro Comune (pur nel limite delle proprie competenze e con le poche risorse a disposizione) riesca a gestirli senza creare allarmismi o gridare al complotto internazionale. Semplicemente facendo politica e ricordandosi che si sta parlando di esseri umani.
Ai membri del governo nazionale, rivolgiamo l’appello a dismettere i toni da campagna elettorale permanente. A prendere atto della tragedia che quotidianamente si consuma nei nostri mari. E se non è chiedere troppo, a dedicarsi a ciò che sarebbero stati chiamati a fare: gestire le dinamiche che coinvolgono il nostro paese rispettando e garantendo la vita è la dignità delle persone.
Per Sesto