I negozi di vicinato costituiscono una ricchezza inestimabile per il territorio in cui svolgono la loro attività. Non sono solo attività con un fine commerciale, restituendo anche occupazione locale, ma devono essere intesi come una rete che arricchisce e qualifica il contesto urbano circostante, e favorisce la socializzazione di quartiere. Una fitta rete di esercizi rimane strettamente legata al territorio in cui opera e svolge quotidianamente un ruolo di presidio sociale nella comunità di appartenenza.
Ormai da decenni i piccoli negozi sopravvivono con sempre maggiori difficoltà, a causa della concorrenza dei grandi centri commerciali e delle vendite on line che ne minacciano la sopravvivenza. La situazione economica già difficile di queste attività è stata ulteriormente messa a dura prova dalla pandemia e in ultimo dall’aumento dei costi legati all’energia, agli affitti, all’inflazione.
In un contesto di così elevata fragilità del piccolo commercio, ci si dovrebbe aspettare una pianificazione urbanistica attenta e condivisa; invece il POC (Piano Operativo Comunale) adottato dall’attuale Amministrazione sostenuta da PD e Calenzano Futura prevede un ulteriore sviluppo di superfici commerciali, come ad esempio quella di 3000mq ex novo davanti al casello autostradale.
Prevedere questi nuovi grandi edifici su aree inedificate nelle immediate vicinanze della zona commerciale già esistente attorno a Carrefour – che si trova da tempo in difficoltà – e in un contesto già fortemente congestionato dal traffico non fa che aumentare i disagi, e non porterà alcun beneficio al nostro sistema urbano, alla movimentazione veicolare, all’inquinamento da traffico e, in sintesi, alla comunità.
Riteniamo che il commercio di prossimità vada incentivato ed aiutato, in quanto costituisce un valore aggiunto per la nostra realtà.
L’Amministrazione comunale deve dimostrare concretamente, non solo a parole, di stare a fianco dei negozianti e delle loro associazioni di categoria, ascoltando in primo luogo i loro bisogni e consigli. L’Amministrazione deve ritornare ad essere parte attiva nell’organizzazione di eventi, non fini a sé stessi, ma che abbiano l’obiettivo di rivitalizzare le vie della città e riportare le persone a viverle, aiutando il commercio locale a rivitalizzarsi, a rinnovare la fidelizzazione dei clienti e ad acquisirne di nuovi. Esempi di iniziative che hanno battuto nel tempo questa strada ce ne sono stati, come i famosi “venerdì del centro” e i vari mercatini organizzati in centro e nelle frazioni: può essere utile ad esempio riproporli rinnovandoli e rivedendone la formula, consultando la rete dei negozi di vicinato locali sia per averne il supporto che l’indicazione di nuove idee.
È anche da rilanciare la sperimentazione, per adesso scarsamente efficace, della piattaforma comunale che consente promozione e vendita on line per i negozi di prossimità, auspicando un ripensamento di questo strumento, magari connettendolo maggiormente ai gruppi social più seguiti, con vetrine virtuali che consentano di valorizzare e promuovere i prodotti e le proposte commerciali dei nostri negozi.
Insomma, è fondamentale riprendere in mano quello che già esiste, valorizzandolo e rivedendolo in chiave di rivitalizzazione della frazione in cui l’iniziativa si svolge, con la partecipazione ed il coinvolgimento degli esercenti, agendo anche sui circoli e sulle associazioni.
Inoltre consideriamo importante che l’Amministrazione non ignori il problema generale del caro affitti, che oltre alle abitazioni riguarda anche i fondi commerciali: ove possibile è necessario rilanciare misure economiche che aiutino le attività in difficoltà, prevedendo forme di sostegno per poter far fronte ai sempre maggiori costi fissi. Altra proposta che intendiamo rendere concreta è quella di ripristinare una scontistica sulla concessione del suolo pubblico per quelle attività di pubblico esercizio che ne fanno richiesta.
La salvaguardia del commercio di vicinato è una sfida decisiva per una Calenzano più vivace, animata e frequentata, e sarà uno dei capisaldi del nostro programma elettorale.