Dopo la polemica sul presunto disavanzo di bilancio da 15,5 milioni di euro che la giunta dell’ex sindaco Gianni Gianassi avrebbe lasciato in eredità a quella guidata da Sara Biagiotti, la politica sestese si arricchisce di un altro episodio. Protagonista, nemmeno a farlo a posta, il Partito Democratico, che utilizza alcune stanze alcune stanze all’Unione Operaia di Colonnata in comodato d’uso gratuito.
Come riportato dal Corriere Fiorentino venerdì 16 ottobre, i responsabili della storica Casa del Popolo con sede in piazza Mario Rapisardi 6 avrebbero chiesto ai democratici di liberare una stanza con l’obiettivo di ampliare gli spazi interni. La vicenda, però, non starebbe in questi termini. Per fare chiarezza su questa situazione, il presidente dell’Unione Operaia Francesco Mariani – padre di Giulio, ex capogruppo del Pd firmatario a luglio della mozione di sfiducia a Sara Biagiotti – e il responsabile della cultura Franco Casati hanno organizzato una conferenza stampa nella mattinata di sabato 17 ottobre presso lo spazio arti La Soffitta a Colonnata.
“Vogliamo ribadire alcune cose. La casa del popolo di Colonnata non fa politica e non ha cambiato le proprie scelte e la propria attività dopo la caduta della giunta Biagiotti – ha detto Casati -. Si tratta di una polemica politica che potrebbe nascere da una serie di equivoci. Da tempo abbiamo l’esigenza di ristrutturare alcuni locali. Per esigenze logistiche dobbiamo tornare a utilizzare parzialmente alcune stanze che ora sono in uso al Pd. Un mese fa ho chiamato il commissario del Pd sestese Lorenzo Becattini per avvisarlo che avevamo bisogno di spostare l’archivio della Casa del Popolo per motivi logistici. Le chiavi della stanza, però, sarebbero rimaste al Pd, il cui circolo avrebbe potuto disporre anche del telefono e della connessione internet che successivamente avremmo provveduto ad installare. Ribadiamo che non vogliamo mandare via nessuno. La politica della Casa del Popolo è dare ospitalità a tutte le forze di sinistra senza dimenticare le altre nostre iniziative. Il Pd, ospite da sempre del nostro circolo, non paga né affitti né utenze che sono tutte a carico nostro. Come da nostra tradizione tutte le forze politiche della Sinistra possono venire da noi a svolgere la loro attività gratuitamente. Abbiamo solo la necessità di mettere a dimora il nostro archivio storico, comprendente materiale della fine dell’Ottocento. Abbiamo ereditato l’archivio fotografico Hollywood della famiglia Pellichiero, composto da oltre 10.000 negativi fotografici su Sesto da prima della Seconda Guerra mondiale. Inoltre, a breve, trasferiremo l’intera collezione del quotidiano L’Unità, comprese le cronache locali, gli inserti e gli allegati, dal 1967 ad oggi, unitamente a tutti i numeri di Rinascita, anche in questo caso dal 1967 alla fine della sua pubblicazione. Ribadisco: non intendiamo mandare via nessuno. Secondo me questa situazione è frutto di un’unica coincidenza: il fatto che il presidente della Casa del Popolo sia anche il padre di Giulio Mariani, ex capogruppo del Pd“.
“Quando ho letto l’articolo mi è venuto il mal di stomaco – ha aggiunto Mariani -. Sono qui da 42 anni e mi sono sempre occupato di cultura ed arte. Ho dato il sangue per la Casa del Popolo e lo sto dando tutt’ora, soprattutto in un periodo storico in cui i circoli chiudono per debiti. L’Unione Operaia di Colonnata non ha debiti. Si parla di guerra tra la Casa del Popolo e il Pd, ma la guerra è finita nel 1945. Io non mi occupo di politica a differenza di mio figlio. Questa situazione tra la Casa del Popolo di Colonnata e il Pd, per me, è una favola. Ho scelto di fare il presidente dell’Unione Operaia perché voglio mantenere viva la memoria per nostri figli ed i cittadini sestesi“.
STEFANO NICCOLI