A distanza di due mesi dall’emergere della tossinfezione da Salmonella che ha coinvolto centinaia di bambini nell’area fiorentina, ci troviamo a fare il punto su una vicenda che, pur avendo evidenziato alcune certezze, lascia ancora spazio a troppe domande e preoccupazioni.
Da un lato, è ormai sicuro che la causa principale del contagio sia stata il consumo di pomodorini non lavati in modo adeguato, come riportato da ASL. Non a caso, Qualità e Servizi ha provveduto a dotarsi di un nuovo macchinario per il lavaggio degli ortaggi. Tuttavia, non possiamo non sottolineare un elemento di incoerenza: i pomodorini in questione, di origine siciliana, non sono certo in linea con la tanto decantata filosofia del Km 0 che l’azienda continua a sbandierare. Questo aspetto apre una riflessione sulla reale applicazione di principi che dovrebbero essere il cardine del servizio mensa.
Dall’altro lato, però, restano ancora molte zone d’ombra, soprattutto sulla questione della propagazione della tossinfezione. Durante l’ultima seduta delle Commissioni, si è avuta la netta sensazione di trovarsi di fronte a un avvilente scaricabarile di responsabilità tra Qualità e Servizi, Comuni, ASL, Direzione Meyer e pediatri. Questa frammentazione di ruoli e competenze, senza un chiaro coordinamento, ha evidenziato una preoccupante incapacità di affrontare emergenze di tale portata. Appare evidente come, in caso di un nuovo episodio simile, ci ritroveremmo nella medesima situazione di due mesi fa, con tempi di reazione inadeguati e un sistema incapace di agire tempestivamente.
Nel complesso, ciò che emerge con chiarezza è il fallimento di un sistema che avrebbe dovuto garantire la sicurezza alimentare e sanitaria dei bambini. Questo sistema, invece, ha clamorosamente mostrato tutti i suoi limiti, e la strada per correggerli appare ancora lunga e incerta.
Proprio per questo, riteniamo sia necessario istituire con urgenza un tavolo di emergenza dedicato a discutere e decidere misure rapide ed efficaci per prevenire futuri episodi simili. Questo tavolo dovrebbe coinvolgere non solo i rappresentanti istituzionali e tecnici, ma anche le opposizioni, i rappresentanti dei genitori e dei comitati cittadini. La partecipazione di tutti i soggetti interessati è fondamentale per assicurare trasparenza, collaborazione e un approccio realmente condiviso alla gestione di queste situazioni critiche.
La priorità adesso deve essere quella di lavorare affinché simili episodi non si ripetano e affinché vengano messe in atto soluzioni concrete e immediate. Per il bene dei bambini e delle loro famiglie, non possiamo più permetterci esitazioni, incertezze o superficialità.
Daniele Brunori – Capogruppo Lega Salvini Premier Sesto Fiorentino