Alia Multiutility informa gli utenti che le organizzazioni sindacali hanno comunicato l’adesione allo sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private indetto da FLAICA UNITI CUB e FIP CGIL Toscana proclamato per l’intera giornata di sabato 8 marzo.
In considerazione di questo, su tutto il territorio dei 65 Comuni gestiti nelle province di Firenze, Pistoia e Prato, durante la giornata di sciopero saranno garantiti (ai sensi L.146/90 e relativi accordi sindacali nazionali) i seguenti servizi minimi essenziali: raccolta e trasporto rifiuti definiti pericolosi; raccolta e trasporto rifiuti solidi urbani per mense pubbliche e private, ospedali, case di cura, ospizi, centri di accoglienza, orfanotrofi, stazioni ferroviarie ed aeroportuali, caserme e carceri; pulizia di mercati, aree sosta attrezzate, aree di interesse turistico e museale.
Saranno anche garantite le attività di raccolta delle siringhe, nonché disinfestazione, derattizzazione e disinfezione per casi urgenti e su segnalazione dell’autorità sanitaria e per
ogni altro caso oggetto di ordinanza da parte dell’Autorità sanitaria e/o di pubblica sicurezza, oltre al presidio di pronto intervento e al servizio di centralino. Alia Multiutility attiverà, per quanto possibile tutte le misure tese a normalizzare il servizio
nel minor tempo possibile.
Per ulteriori informazioni è a disposizione il servizio del call center, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 19.30 e il sabato dalle 8.30 alle 14.30 telefonando ai numeri 800.888333 (da rete fissa, gratuito), 199.105105 (da rete mobile, a pagamento, secondo i piani tariffari del proprio gestore) e 0571.1969333 (da rete fissa e rete mobile). È anche possibile collegarsi al portale web www.aliaserviziambientali.it.
IL MOTIVO DELLO SCIOPERO
Lo scioperò dell’8 marzo coinvolgerà treni, aerei, università e scuole, ma per quest’ultimo settore i disagi dovrebbero essere ridotti, trattandosi di un sabato. Lo sciopero transfemminista lanciato da “Non una di meno” si schiera contro “la guerra perché l’escalation bellica è esponenziale e non vogliamo esserne né vittime, né complici” e il governo Meloni. E, nella protesta, trovano spazio in particolare il Ddl Sicurezza e il modello Caivano al quartiere Quarticciolo di Roma.