Calenzano, Pd-centrosinistra insieme: “Contrari alla variante urbanistica”

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Maria Arena

Durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale di Calenzano, abbiamo espresso forte contrarietà alla proposta di variante urbanistica avanzata dall’amministrazione Carovani, che rivede radicalmente il lavoro pianificatorio avviato e approvato sotto la precedenti amministrazioni Biagioli, che vide l’approvazione del piano strutturale anche da parte dell’attuale assessore all’urbanistica, allora consigliere, e proseguito con il piano operativo comunale dell’amministrazione Prestini, redatto sulla base di un profondo lavoro di bilanciamento degli interessi, di riqualificazione della maglia urbana e di tutela del territorio rurale.

Siamo di fronte a un cambio di rotta politico inspiegabile che, a metà del percorso previsto dal Poc, cancella 5 interventi già avviati, con manifestazioni di interesse e attività propedeutiche attivate, oltre a distorcere il mercato dei crediti edilizi creando danni economici sensibili a chi nel frattempo aveva programmato investimenti affidandosi legittimamente agli strumenti urbanistici. Questo senza il minimo rispetto per il lavoro degli uffici, dei tecnici, delle amministrazioni precedenti. Un atto politicamente miope e in violazione del principio di continuità amministrativa.
E’ evidente l’incoerenza dell’attuale Giunta, che da un lato stralcia progetti in corso, e dall’altro presenta un masterplan sulla Polveriera che va nella direzione opposta rispetto alle motivazioni oggi addotte: come può essere un atto a difesa dell’ambiente vendere al privato un terreno vergine, ai bordi della cassa di espansione riempita anche lo scorso 14 marzo, per farci costruire una RSA privata di 4500mq, solo perché è a Carraia e non dentro alla maglia urbana? Non siamo noi a dover dimostrare coerenza: chi ha sostenuto questo progetto alla Polveriera dovrebbe oggi opporsi a questa variante.

Ma ci chiediamo anche come può una forza politica dirsi di sinistra quando ha contestato per anni la costruzione di nuove case ERP, cancellato la costruzione di due nuove scuole, in nome del contenimento dei costi, per poi tenersi un mutuo di cinque milioni, gettare alle ortiche le ingenti somme già spese in progettazione e ricominciare da capo un percorso di allargamento di strutture esistenti in spazi angusti.

Abbiamo cercato di fare un richiamo alla responsabilità legale e finanziaria delle decisioni assunte: ci sono già tre ricorsi al TAR e non si può ignorare la normativa che impone agli enti pubblici di ridurre il contenzioso, tutelando le legittime aspettative create da atti formali. Il rischio di danni erariali è concreto, e noi non saremo corresponsabili.

Questa non è una difesa degli interessi dei privati, ma del lavoro, dello sviluppo e del rispetto per le imprese e per chi investe sul territorio. Difendiamo un’idea di città, che va completata nei suoi confini, senza lasciare spazi degradati al suo interno, lasciando libero invece il territorio rurale.

Anche per questo non si possono trattare le attività produttive come se fossero una minaccia, perché senza lavoro non ci sono entrate né per le famiglie né per il Comune. Al tempo stesso, per il profitto di terzi, si mette a disposizione il terreno vergine e agricolo della polveriera.

Con questa discussione, pur avendo ascoltato tutti gli interventi, non abbiamo partecipato al voto di un atto che, sebbene legittimo, è gravemente irresponsabile. Saremo invece al fianco dei cittadini in ogni sede, anche promuovendo un’azione collettiva, per chiedere conto delle conseguenze economiche di queste scelte.

Per il gruppo consiliare Pd-centrosinistra insieme
La capogruppo Arena Maria

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