Il Comune di Sesto Fiorentino ha deciso di stoppare la vendita di farmaci, parafarmaci, attrezzature mediche e preparati cosmetici prodotti da aziende israeliane in tutte le farmacie comunali sestesi. Le reazioni a tale scelta non si sono fatte attendere. La Lega, tramite il consigliere regionale Giovanni Galli e il consigliere comunale Daniele Brunori, ha parlato di “decisione insensata“, mentre Kishore Bombaci, presidente dell’Associazione Fiorentina Amici di Israele, di “boicottaggio pericoloso“. Anche Stefano Mengato e Claudio Gemelli, rispettivamente capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale a Sesto Fiorentino e presidente provinciale, hanno commentato l’invito contenuto nella delibera approvata dalla giunta guidata dal sindaco Lorenzo Falchi. Ecco quanto si legge in una nota stampa:
“Apprendiamo con seria preoccupazione la scelta della Giunta Comunale di Sesto Fiorentino di stoppare la vendita di farmaci/parafarmaci e tutti gli altri prodotti provenienti dalle aziende israeliane nelle farmacie comunali di Sesto.
Si torna con la mente, senza fare paragoni, a periodi bui della storia. Tutti condividiamo la preoccupazione per ciò che avviene in Medio Oriente e la complessità delle situazioni che generano il conflitto, ma non è compito del Comune prendere posizioni geopolitiche a maggior ragione quando si vanno a togliere servizi ai cittadini.
Infatti molti dei farmaci generici, importanti, sono prodotti proprio da industrie israeliane e rendendoli non più disponibili nelle nostre farmacie si va a danneggiare anche e soprattutto i cittadini meno abbienti e anziani, che saranno costretti a cambiare farmaco, probabilmente più costoso.
Già in passato siamo stati abituati a vedere il Comune di Sesto assumere scelte ideologiche invece che amministrare, su temi che vengono strumentalizzati, ed anche questa volta l’ideologia politica viene messa prima dell’interesse dei cittadini“.