Anticamente (1882) era la Palazzina dei Solerti, musicisti di una banda rinominata presto dei ‘Gobbi’ per l’usanza (forse sarebbe meglio dire necessità) di mettere gli strumenti musicali a gobbo, cioè al monte dei Pegni alla fine della stagione musicale.
Accanto alla palazzina, l’arena per gli spettacoli musicali.
Un’esperienza durata fino alla fine degli anni ’30 quando in maniera subdola (i dettagli in un libro in fase di pubblicazione) se ne impossessarono i fascisti che ne fecero la sede del Dopolavoro Comunale intitolato allo squadrista Giuseppe Montemaggi. L’arena divenne sede di spettacoli teatrali e cinematografici.
Alla fine della guerra la palazzina entrò a far parte del patrimonio del Comune. Fu sede della Polisportiva e ribattezzata dai sestesi come Fonte della Gioventù e poi, più semplicemente, Lucciola.
Dopo un lungo periodo di oblio oggi la Lucciola è tornata a vivere. La cerimonia di inaugurazione si e svolta nella mattinata di sabato 20 settembre.
Presenti il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, la vicesindaci Claudia Pecchioli e Andrea Bruni dell’Associazione Zera che, insieme ad altri soggetti del territorio, gestirà il complesso.
Un folto pubblico ha partecipato alla cerimonia. Tanti lucciconi per ricordi belli e lontani e altrettanti sorrisi per un’ipotesi di futuro roseo, fruttuoso ma sicuramente diverso.
Una giornata importante per Sesto per questo spazio che torna a disposizione della cittadinanza.
Siccome molti dei presenti sono tornati in questo meraviglioso giardino nel centro della città con lo spirito dei giovani ma un po’ affaticati dagli anni, ci auguriamo che in futuro si riesca anche a rendere meno accidentati i percorsi interni per chi ha difficoltà di deambulazione.
Intanto nel pomeriggio si è tornati ad ascoltare il tic toc delle palline da ping pong.
Viva la Lucciola!
Di seguito il servizio fotografico di Tino Barletta (con qualche aggiunta).
