18 novembre 1881 – Nasce la banda dei Solerti

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Sesto com'era

Sesto giorno per giorno la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore dei libri Sesto una bella storia e Sesto Fiorentino – I giorni della nostra storia

Fatti e date che caratterizzano la storia e la cronaca della città di Sesto con la speranza che ci possano aiutare a conoscere la nostra semenza e a intuire il nostro futuro.

La casa sul confine dei ricordi,
la stessa sempre, come tu la sai
e tu ricerchi là le tue radici
se vuoi capire l’anima che hai (Francesco Guccini)

SESTO GIORNO PER GIORNO

18 Novembre 1881 – Nasce la banda dei Solerti

La passione per la musica a Sesto ha radici piuttosto remote. Ben prima delle rappresentazioni delle opere di Verdi e Puccini, in paese erano attive numerose bande musicali che suonavano durante le manifestazioni ufficiali, in occasione di alcune  feste e di cerimonie religiose. Nelle chiese, fino al drastico intervento di Pio X nel 1903, si eseguivano messe in musica con tanto di trombe, clarinetti e tamburi e magari con il contributo di qualche tenore.

Così ricorda quegli eventi Enrico Giusti nei suoi Lunari:

 

Oggi una comitiva di Colonnatesi e Sestesi andarono a cantare una messa in musica alla Madonna del Sasso

 

Secondo un’antica testimonianza una fanfaretta, cioè una banda costituita solo di pochi strumenti a fiato era presente a Sesto già al momento dell’annessione della Toscana all’Impero napoleonico. Nella seconda metà dell’Ottocento ci fu un gran proliferare di queste formazioni che spesso però sopravvivevano per periodi brevi. Il motivo principale della precarietà di queste bande era la scarsa organizzazione, ma all’instabilità contribuivano anche i dissidi politici e i contrasti con l’Amministrazione comunale. Il Corriere della Sera del 3 dicembre 1891, per esempio, dà notizia di come il Consiglio comunale di Sesto Fiorentino avesse sospeso il sussidio alla banda municipale perché si era recata a un incontro con l’arcivescovo di Firenze, cardinale Agostino Bausa.

Ancor più clamoroso però era stato l’episodio che nel 1881 aveva condotto a una divisione netta all’interno del gruppo che costituiva la Banda Municipale. Le rivalità politiche ebbero il sopravvento anche sui legami familiari. Si formarono allora due bande distinte. Da una parte i cattolici, contrari alla politica governativa, che fondarono la banda dei Bianchi che ebbe sede nei locali de Lo sdrucciolo in via Salviati, dall’altra gli scissionisti, animati da sentimenti anticlericali tipicamente risorgimentali, che formarono la banda dei Solerti.

Non volarono solo parole. Un appunto del solito Enrico Giusti ci descrive bene la situazione:

 

Oggi la banda dei Gobbi rinnovò l’uniforme alla processione di Quarto ed al suo ritorno a Sesto fu dall’altro partito fatto dei fischi e scagliato dei sassi

 

Peggio ancora andò il 21 giugno 1882 quando a Settimello, si giunse proprio allo scontro fisico.

La banda dei Solerti nacque ufficialmente il 18 novembre 1881. Nei primi tempi teneva le prove presso una stanza all’interno del Teatro Niccolini di proprietà dell’Accademia dei Rinascenti, ma già nel 1882 la banda si dotò di una sede propria in quella che allora era la piazza del mercato e che oggi invece conosciamo come piazza IV Novembre.

 

E il palazzin de’ Gobbi musicanti
non dice che anche lor vanno avanti?

 

I musicisti della banda erano soliti portare al Monte dei Pegni gli strumenti alla fine della stagione musicale per ottenere un prestito. Con questa operazione si diceva che gli strumenti, che sarebbero stati recuperati alla ripresa delle attività musicali, venivano messi in “gobbo”. Questa antica consuetudine fece sì che la formazione fosse conosciuta più come Banda dei Gobbi che non con il nome originale. Stessa sorte toccò al piazzale IV novembre assai più noto come piazza de’Gobbi.

In estate la banda, oltre che alle feste e alle cerimonie ufficiali, si esibiva anche nel giardino della sua sede: l’arena dei Solerti diventata, nel secondo dopoguerra il giardino della Lucciola.

Con l’avvento del fascismo, considerate le idee politiche dei componenti, per la banda iniziò un periodo di grandi difficoltà. I fascisti più di una volta imposero l’esecuzione di Giovinezza e alla fine, con un atto d’imperio s’impadronirono della sede della società determinando lo scioglimento della banda. Stando a quanto scritto da Plinio Cirri in Banda…a “tutto Sesto” ciò sarebbe avvenuto il 25 luglio 1943, proprio il giorno della caduta di Mussolini. Secondo la stessa testimonianza quel giorno all’Arena dei Solerti si proiettava un film con Alida Valli, Stasera niente di nuovo. Un vero paradosso.

Nel 1979 per iniziativa di Plinio Cirri e Pasquale Safina fu ricostituita la Banda Musicale di Sesto Fiorentino che è tuttora in attività.

 

Daniel Niccoli

 

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