Nelle ultime ore molti amici mi hanno segnalato il post del generale Vannacci su Piazza della Passera, una delle piazze più caratteristiche e amate di Firenze. Un post che, con un gioco di parole volgare e inopportuno, trasforma un luogo di storia, cultura e bellezza in uno spunto di ironia di basso livello.
Un’allusione che mirava a colpire due avversarie politiche che – pur rappresentando posizioni quanto di più lontane dalle mie – meritano rispetto come donne e come persone impegnate nella vita pubblica.
Come segretario della Lega di Sesto Fiorentino – una sezione in cui le donne sono la maggioranza – e come padre, mi diventa difficile spiegare a mia figlia, con la quale ero a pranzo proprio in quella piazza qualche settimana fa, il perché di un post come questo da parte di un importante esponente del mio partito.
Sento il dovere di prendere le distanze da questo modo di fare politica e, ancor più, da questa visione della vita.
Le parole contano, e la politica non può e non deve scadere in battute che umiliano o ridicolizzano. Firenze merita rispetto, come lo meritano le donne, i cittadini e la nostra stessa dignità pubblica.
Come uomo, come consigliere e come padre, non voglio – né posso – essere identificato con atteggiamenti che sviliscono il confronto civile e i valori in cui credo: il rispetto, la misura, l’educazione.
Credo in una politica fatta di idee, non di ammiccamenti; di contenuti, non di volgarità.
E continuerò a lavorare, dentro e fuori le istituzioni, perché anche da questi episodi possa nascere una riflessione seria su cosa voglia dire oggi rappresentare con responsabilità il proprio territorio.
Daniele Brunori. capogruppo Lega Salvini Premier