Il 28 ottobre si è svolto il Consiglio Comunale di Sesto Fiorentino, durante il quale la Consigliera Falchini ha riferito che uno striscione ProPal, realizzato dagli studenti del Liceo Artistico di Sesto Fiorentino ed appeso all’esterno del Liceo stesso, era stato imbrattato durante la notte con delle svastiche, indignandosi per questo gesto sicuramente da condannare, riferisce Stefano Mengato Capo Gruppo FdI in consiglio Comunale. Indignazione che condividiamo certamente quanto meno nel significato, non certo nella descrizione espressa dalla Consigliera, che come sempre, è andato a cercare motivazioni fasciste presenti secondo lui in tutta Italia.
Purtroppo non le abbiamo sentito dire una parola sul contenuto dello striscione che riportava l’ormai triste motto dei ProPal “Palestina libera dal Fiume al mare”, frase che sappiamo voler indicare la cancellazione totale di Israele. Motto che accompagna tutte le manifestazioni dei violenti a giro per l’Italia, che con la scusa della Palestina si accaniscono distruggendo vetrine e arredi urbani e scontrandosi con le Forze dell’Ordine. Violenti che a Venezia, all’Università Ca’ Foscari, non hanno permesso di parlare neppure ad Emanuele Fiano noto esponente del PD, che ha definito l’accaduto come “atteggiamento fascista”, riferendosi a gruppi sempre difesi dalla sinistra come pacifici.
Sempre nel corso del Consiglio Comunale, nella discussione per l’approvazione di una variazione di bilancio, il Sindaco ha menzionato il Capogruppo FDI alla Camera Galeazzo Bignami, ricordandolo come “quello che a carnevale si è vestito da nazista”, mi sono permesso, anche a microfono spento (purtroppo non si sente nell’audio, ma si nota il Sindaco che si gira verso di me per rispondermi) di ricordargli che Bignami è anche colui a cui nel ‘74 hanno gambizzato il padre e colui a cui nel 1998, mentre faceva un banchetto per raccolta firme, i “democratici” gli hanno spaccato la fronte. Purtroppo il Sindaco fa sempre e solo propaganda, guardando sempre a senso unico alla storia e dimenticandosi troppo spesso di Sesto Fiorentino.




