Sesto Fiorentino, Colonnata, Castello, Quinto, Careggi: un territorio fitto di ampie e spettacolari ville padronali, spesso invisibili ai più perché nascoste nella quiete della zona pedecollinare. Ma, soprattutto, custodi per secoli di opere d’arte spesso oggi deteriorate dal tempo, distrutte o vendute.


È di questo che tratta il volume, della storica dell’arte sestese Maria Pia Mannini, “Decori profani in villa tra fantasia e capriccio nel territorio di Sesto Fiorentino e dintorni” (edizioni «apice libri»), che sarà presentato lunedì 10 novembre alle ore 18 presso la Sala della Pieve di San Martino a Sesto (ingresso dal chiostro).

Un sottile fil rouge collega una ventina di capitoli che documentano la fantasia e il talento irregolare degli artisti che scelsero questo territorio come luogo di sperimentazione e di delizia, sotto la protezione della corte medicea e di munifici committenti. Una panoramica completa sulle fantasie decorative, oscillanti tra estro e bizzarria, ordine e vaghezza, nel corso di tre secoli.

L’incontro di lunedì 10, giustappunto vigilia della festività del patrono San Martino, verterà in particolare sulle curiose grottesche del “camerino” di villa Corsi Salviati e sulle decorazioni della canonica della Pieve, con le più varie scene che spaziano dalle allusioni alla seduzione della carne alla raffigurazione di alcuni celebri episodi biblici.
A coadiuvare l’autrice nel commentare le immagini che verranno proiettate ci sarà M. Matilde Simari, già funzionaria per la Piana fiorentina della Soprintendenza di Firenze.


