La qualità dell’aria nella Piana fiorentina è mediamente buona, e a causare gli sforamenti delle polveri sottili sono soprattutto le maggiori concentrazioni delle emissioni da traffico e da riscaldamento domestico, anche a causa dell’incremento di impianti a biomasse che producono maggiori polveri sottili. E’ quanto evidenziato oggi in Consiglio regionale alla luce di una serie di studi e di rilevazioni delle centraline Arpat, condotti dal professor Roberto Udisti del Dipartimento di chimica del polo scientifico di Sesto Fiorentino, e presentati insieme ai consiglieri Pd Monia Monni e Titta Meucci, e al presidente dell’associazione Amici della Terra della Toscana Sergio Gatteschi. “La Piana – hanno spiegato Udisti e Gatteschi – è stata monitorata negli anni precedenti nell’area dell’Osmannoro (Di fornte a Case Passerini) e al limitare dell’abitato di Sesto Fiorentino, e i dati sulla qualità dell’aria sono ora disponibili. Si conferma che i valori medi annui delle polveri sottili sono sotto i limiti previsti dalla vigente legislazione e che anche le concentrazioni atmosferiche dei metalli per i quali sono previste norme prescrittive (piombo, nichel, cadmio e arsenico), sono al di sotto dei livelli di attenzione”. Allargando l’osservazione ad aree vicine, è stato detto ancora, il contributo delle emissioni dell’inceneritore di Montale (Pistoia) è risultato essere poco significativo, pari al 5%, in linea con i dati Ispra che attribuiscono agli inceneritori appena lo 0,03% della produzione di diossine a livello nazionale. Anche a Montale, il maggiore contributo alle emissioni (34%) di polveri sottili nei giorni di superamento dei limiti è causato dalla combustione di biomasse. Per Monni e Meucci “Questi dati ci dicono che dobbiamo alzare il livello delle politiche per migliorare le normative in materia di impianti di combustione di biomassa anche domestici, e continuare a migliorare il trasporto su rotaia alternativo quello su gomma. Ma sono anche dati che rassicurano sulla questione termovalorizzatore”. Per le esponenti del Pd “La prima cosa è tutelare la salute dei cittadini e se l’incidenza dell’impianto di Montale è del 5% (in un ambito molto ristretto) i termovalorizzatori di ultima generazione, come quello previsto a Case Passerini, che sarà il più avanzato d’Europa, saranno ancora più efficienti e meno inquinanti.
ANSA