Torna “Il cammino dell’arte”. Nel quarto incontro andremo alla scoperta dei moderni metodi di restauro. Il ciclo di conferenze è organizzato da Comune di Sesto Fiorentino e gruppo La Soffitta Spazio delle Arti in concomitanza con la mostra antologica dedicata al più importante scultore sestese, Antonio Berti.
Il nuovo appuntamento è fissato per sabato 23 aprile alle 10,30 presso la sala “Vincenzo Meucci” della biblioteca comunale “Ernesto Ragionieri” di Doccia; parteciperanno lo scultore Giancarlo Marini e il restauratore Guido Botticelli che illustreranno le attuali “Tecniche di restauro e indagini conoscitive”.
Giancarlo Marini, classe 1936, è uno scultore sestese formatosi nella bottega di Piero Sodi. Ha partecipato a numerose personali e collettive, ma si è occupato a lungo di restauro. Dal 1969 al 2001 ha lavorato presso il Centro di Restauro della Soprintendenza ai Beni Archeologici per la Toscana. Ha effettuato recuperi su reperti destinati ai Musei Archeologici di Firenze, Grosseto, Taranto, Ancona; e ancora per il Teatro Romano di Fiesole, palazzo Medici Riccardi a Firenze, la Pieve di Socana in provincia di Arezzo. Tra i “pezzi” più noti su cui ha lavorato anche i Bronzi Dorati di Cartoceto e la Chimera di Arezzo.
Guido Botticelli è nato ad Ascoli Piceno nel 1939 ma si è diplomato presso l’Istituto d’arte di Sesto Fiorentino. Formatosi come restauratore con Dino Dino, ha operato su dipinti murali di notevole importanza tra i quali affreschi di Giotto, Taddeo Gaddi, Giovanni da Milano, Ghirlandaio e altri ancora. Ha partecipato a stacchi e strappi di affreschi di grandi dimensioni come “L’Inferno” di Nardo di Cione in Santa Maria Novella e “L’albero della Croce” di Taddeo Gaddi nell’ex refettorio di Santa Croce a Firenze. Nel 1993 ha concluso il restauro della “Madonna del Parto” di Piero della Francesca a Monterchi (Arezzo) cui hanno fatto seguito i restauri della “Maddalena”, sempre di Piero della Francesca, nel duomo di Arezzo e quello della “Sala di Troia” nel Palazzo Ducale di Mantova con affreschi di Giulio Romano. Dal 1993 al 1998 ha svolto il ruolo di coordinatore tecnico dei lavori di restauro delle pitture murali della cattedrale di Cremona.
Alla lezione – che sarà centrata prevalentemente sulle pitture murali – parteciperanno alcune classi dell’istituto d’arte di Sesto Fiorentino. Un incontro che si annuncia ricco di fascino e prezioso per la formazione degli studenti.
Parallelamente è possibile visitare la mostra “Antonio Berti (1904-1990)” – che rientra nell’edizione 2016 di “Alto Basso” – ospitata presso il Centro “Antonio Berti” di via Bernini (a pochi metri dallo studio dell’artista che è in fase di restauro), dove sono esposte le sculture più belle della produzione dagli anni Trenta agli anni Ottanta, e a La Soffitta Spazio delle Arti (all’ultimo piano del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata), dove sono raccolti schizzi, disegni, bozzetti e dipinti arricchiti da documenti fotografici e corrispondenze con illustri personaggi del secolo scorso. La mostra resterà aperta fino al 31 maggio con orari 16-19 dal martedì al sabato e 10-12 e 16-19 la domenica; lunedì chiuso.
La Soffitta Spazio per le Arti – Casa del Popolo di Colonnata